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Donadoni: «Il mio Milan gioca anche a golf, ma il più forte non è rossonero»

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Cosa hanno in comune Michel Platini, Marco Van Basten, Pep Guardiola, Gareth Bale e Gianfranco Zola? Oltre a essere stati grandi calciatori e in alcuni casi avere dato vita anche a confronti diretti nella loro epoca, sono tutti grandi appassionati di golf. Uno sport che attira molto coloro che hanno calcato i campi da gioco. Alla lista si aggiunge Roberto Donadoni, ex Milan, che ha raccontato a La Gazzetta dello Sport come se la cava.

IL MIO HANDICAP – «Mi sembra 3,8, ma non lo so con precisione. Anche perché faccio poche gare, preferisco giocare durante la settimana con gli amici. Io sono iscritto a Monticello, ma giovo spesso anche a Tolcinasco o dove capita».

INIZI – «Golfisticamente parlando nasco a Villa d’Este. É stato un mio amico, Maro Spreafico, che mi ha fatto iniziare. Andai a vederlo giocare e poi provai anch’io. Eravamo tre o quattro compagni di squadra del Milan che ci siamo appassionati. Era un bel gruppo. Io, Van Bastem Tassotti, Massaro. C’era anche Gullit che giocava».

GIOCATE ANCORA? – «Con Tassotti e Massaro spesso. Van Basten viene quasi tutti gli anni in Puglia a San Domenico, io ho una cosa lì vicino. Prima del Covid facevamo insieme anche un giro ogni anno per giocare. Andavamo a farci una settimana da qualche parte».

IL CALCIATORE PIU’ FORTE – «Alain Boghossian. Altro livello. Ho giocato con lui in un evento organizzato da Pep Guardiola. Credo sia scratch, ha fatto anche l’assistente in una nazionale giovanile francese».

GIOCARE O GUARDARE – «Per la verità mi piace pure in tv. E se non riesco a vederlo in diretta, me lo guardo anche nelle repliche».

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