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Donadoni: «De Ketelaere va aspettato, il Milan ragioni da squadra»

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Charlese De Ketelaere

Milan-Atalanta è la sua partita per definizione perché Roberto Donadoni ha giocato prima con i nerazzurri e poi con i rossoneri, che su di lui hanno edificato una squadra capace di dominare a lungo. L’ex Ct della Nazionale ha parlato a Tuttosport del momento del Diavolo e delle sue prospettive future.

COME STA IL MILAN – «Ha ricominciato a fare risultati. Ma in campo internazionale ci vuole ancora qualcosa di più per poter raggiungere certi traguardi».

UN MESE DI CRISI – «Nell’arco di una stagione può capitare di vivere un momento di difficoltà, anche perché il Milan ci aveva abituato ad altro, l’importante è capirlo quanto prima, rendersene conto e tornare a essere una squadra. Perché il Milan prima di tutto è squadra. Un gruppo che non può vivere di individualità, ma che deve sempre ragionare da squadra. E se tutta la squadra risponde in un certo modo può pensare di continuare a fare certi risultati».

DE KETELAERE – «É un giocatore che deve dimostrare ancora il suo reale valore, sicuramente il primo impatto non è staro positivo. Tutti quanti si aspettano di vedere il suo valore anche in virtù dell’investimento che la società ha deciso di fare su di lui. Un investimento importante, che ha preso una buona fetta delle disponibilità che il Milan aveva sul mercato. Però quando si parla di ragazzi giovani, che soprattutto non sono cresciuti in Italia e che vengono da fuori, non è sempre così facile. Poi i giocatori che arrivano dal Nord Europa hanno caratterialmente meno affinità ad adattarsi velocemente al nostro calcio, al nostro campionato. Bisogna avere pazienza. Bisogna averla assolutamente, se non si vuole bruciare in calciatore e un investimento di tale portata».

IL CONSIGLIO – «Il Milan sa che giocatore è andato a prendere e non possono bastare cinque-sei mesi per pensare di trarre già delle conclusioni. E poi c’è già stato l’esempio di Tonali. Quindi aspettarlo è inevitabile».