Il mister rossoblù Roberto Donandoni fa il punto sul lavoro svolto a Catania e mette nel mirino la sfida con i bianconeri: «A Catania abbiamo lavorato bene. Juve? Se ti difendi solo subisci, ma vogliamo dimostrare che possiamo creare loro diversi problemi»

Giornata di vigilia inconsueta per il Bologna di Roberto Donandoni, che dal ritiro di Torre del Grifo, centro sportivo del Catania presso il quale la sua compagine si è allenata in questa settimana, ha parlato della sfida di domani contro la Juventus. Una sfida delicata quella che attenderà i suoi ragazzi dopo la sosta, contro una squadra, come quella bianconera, che intenderà mettere immediatamente a tacere le critiche nate dopo la sconfitta ai rigori contro il Milan in Supercoppa. Lo sa bene il mister rossoblù, che si ritiene però soddisfatto di come la squadra abbia lavorato in questi giorni per prepararsi alla sfida di domani sera a Torino: «Abbiamo lavorato bene – esordisce Donadoni – considerato anche il tempo: pensavamo di trovare più caldo, ma sembra che le temperature si siano capovolte: fa più freddo al Sud che al Nord e ci ha accompagnati anche la neve, ma sono soddisfatto di ciò che siamo riusciti a fare.
JUVENTUS – Ancora qualche dubbio di formazione per il tecnico degli emiliani in vista di domani: «La formazione? Non l’ho ancora decisa, direi che è abbastanza delineata ma ho ancora un paio di dubbi legati alle condizioni di un paio di giocatori che negli ultimi giorni non sono stati al top: la deciderò solo domani mattina in funzione dell’ultima rifinitura. Mi interessa soprattutto avere la certezza che i miei ragazzi siano convinti di fare la prestazione. Bisogna fare una partita aggressiva, determinata e intensa, e da lì cercare di mettere in campo le nostre qualità. Se li aspetti e ti difendi solo l’errore ci può stare e subisci, perciò credo che il sistema migliore sia far capire all’avversario che ci siamo e che vogliamo fare la gara, vogliamo dimostrare il nostro valore: se sei solo succube dell’avversario, subisci. La Juventus ha un valore tale che non ti permette di concedere né tralasciare nulla, quindi la cosa che mi preme è la prestazione, poi il risultato è sempre figlio di episodi, situazioni o di qualità dei singoli. Quello che mi aspetto dai miei è un atteggiamento positivo senza preoccuparci di subire ma cercare di creare problemi alla Juve».