Serie A
Don Riccardo: «Grande Torino e SUPERGA: abbiamo un dovere, interpretare in modo sempre nuovo la tragedia di 75 anni fa»
Don Riccardo Robella è il parroco del Torino, successore dello storico don Aldo Rabino. Sul Corriere della Sera di oggi parla di Superga
Don Riccardo Robella è il parroco del Torino, successore dello storico don Aldo Rabino. Sul Corriere della Sera di oggi parla del 4 maggio e della passione granata.
PADRE SPIRITUALE DEL TORO – «Per me è stato un fulmine a ciel sereno. Tutto nato da don Aldo, avevamo un bellissimo rapporto fin dai tempi di Nichelino. Mi ero dato disponibile ad aiutarlo, e un giorno, poco prima di morire, durante una messa si girò a sorpresa verso di me e disse: ecco il mio successore. Ma figuriamoci se pensavo realmente di essere chiamato a rivestire il suo ruolo».
L’EREDITA’ DI DON ALDO – «Rientra in quelle cose che sono più grandi di te e le percepisci come tale. Don Aldo ha fatto tantissimo per il Toro e per i giovani, resterà ineguagliabile. Io mi sono inserito con umiltà e pian piano ho cercato di entrare in sintonia con le persone del Torino».
GUIDARE LA CELEBREAZIONE A SUPERGA – «Significa avere l’impegno di dover dire qualcosa che sia significativo per le persone. E interpretare in maniera sempre nuova quanto accaduto 75 anni fa».
I SUOI MESSAGGI – «In occasione del settantesimo anniversario, nel 2019, ho spaccato un vaso e poi ho distribuito i cocci alle persone vicine, per rappresentare l’interruzione improvvisa della storia del Grande Torino ma anche il dovere, per chi rimane, di ricostruire qualcosa di importante».