2017
Domenico Berardi non è un pesce d’Aprile
Domenico Berardi ritrova il gol dopo 216 giorni di astinenza. Accostato all’Inter, il suo prezzo è aumentato nonostante la sua peggior stagione. I 40 milioni possono aumentare?
No. Domenico Berardi non è un Pesce d’Aprile. Se qualcuno avesse ancora dubbi, clicchi su re-start per gustarsi le giocate del 25 calabrese in Sassuolo-Lazio. Certo, la continuità probabilmente non sarà mai il suo marchio di fabbrica caratteristico, ma l’intelligenza tecnico-tattica dell’ormai ex enfant-prodige del calcio italiano è alta moda. Il 2016/2017 non verrà ricordato come la miglior stagione del calciatore che in passato è stato in comproprietà con la Juventus ma, con otto partite ancora da giocare, chissà che il gol con la Lazio siglato oggi per il parziale 1-0 (la partita finirà poi 1-2, ndr) non possa dargli nuovamente quella spinta in termini di spensieratezza per un rush finale tutto-sale-e-pepe che – dicono gli esperti – potrebbe essere anche l’ultimo sotto l’ala protettiva dell’ombrello Sassuolo e della chioccia Di Francesco. Con tutta probabilità, infatti, Berardi a fine stagione dovrà uscire dalla zona di comfort Sassuolo che fin qui è stata pregio e difetto per la crescita del talento italiano. Ma il gol siglato dopo 216 – duecentosedici – giorni di astinenza può essere davvero il propellente per la sua prima accelerazione stagionale? L’ultima volta era ancora estate, il sole d’agosto ci dava alla testa e Berardi faceva gol contro il Pescara.
Domenico Berardi ritorna al gol dopo 216 giorni
Chi poteva essere, se non la Lazio, la vittima designata per sbloccare questo impasse da digiuno realizzativo? E così, dopo essersi procurato con la furbizia dei grandi il calcio di rigore anticipando Strakosha, Berardi è andato sul dischetto e ha tirato centrale per spiazzare il portiere della Lazio, evitando di calciare fuori come gli era capitato qualche settimane prima di fronte alla stazza imponente di Donnarumma contro il Milan (a proposito di bestie nere…). E’ il quinto gol realizzato da Domenico Berardi in sette partite contro la Lazio, il quarto realizzato su calcio di rigore contro la formazione capitolina che soccombe – nuovamente – di fronte alla verve del calabrese. L’inizio di stagione di Berardi era andato alla grande, con 5 gol nei preliminari di Europa League e le due reti in campionato contro Palermo e Pescara nelle prime due giornate. Poi, il nulla, inframezzato da un ritorno complicato e da un infortunio mal digerito. Che non ne ha scalfito, tuttavia, giudizio e valutazione, anzi. Il suo prezzo è schizzato alle stelle negli ultimi mesi, complice un accostamento all’Inter in parallelo con la Juventus, fino ad arrivare a 40 milioni di euro, cifra fissata dal Sassuolo nelle recenti dichiarazioni pubbliche. Numeri importanti per un calciatore, classe ’94, che ha già realizzato 52 reti in Serie A, di cui ben 31 gol realizzati nel corso dei suoi primi due anni nel massimo campionato italiano. 21, invece, le reti realizzate in totale da Berardi su calcio di rigore nel corso della sua carriera. Le big sono avvisate: nonostante quella attuale sia stata la sua peggior stagione da quando è un professionista, il prezzo è incredibilmente salito oltre i 40 milioni. Anzi, 45/50 secondo il patron Squinzi. Cifra che, con diverse giornate di campionato all’orizzonte, potrebbe salire ancora qualora Berardi dovesse trovare il gol con maggiore continuità. E, magari, l’importanza di questa cifra potrebbe confermare la nostra tesi di base, anche per il futuro: Domenico Berardi non è un Pesce d’Aprile.