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Do You Remember? Meno male che c’è Kvaratskhelia: la giornata degli 0-0

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La seconda giornata di Serie A prodotto quattro gare senza gol, in controtendenza con il recente passato: ma per fortuna c’è Kvaratskhelia

Vlahovic e Immobile a secco, solo 13 reti nei 10 incontri della seconda giornata di Serie A. E meno male c’è Kvaratskheila e il Napoli, altrimenti ci sarebbero brutti pensieri da fare per chi ama l’essenza del calcio, il momento in cui si gonfia la rete. 

Se la prima giornata si era caratterizzata per la clamorosa assenza di pareggi, la seconda ha visto il trionfo degli 0-0. L’anno scorso erano stati 2: Atalanta-Bologna e Sassuolo-Sampdoria. Stavolta, la paura o le debolezze offensive hanno prodotto ben 4  risultati a reti bianche, come si diceva un tempo.

Torino-Lazio ha fatto rivivere le emozioni – per così dire – di un risultato che mancava tra le due squadre dal 2008. Ma rispetto a quella volta, i motivi di interesse sono stati molto minori. All’epoca, il confronto vide estrarre ben due rossi, Barone prima e Bianchi dopo e nel caso dell’attaccante fu una pagina nera: entrato in campo all’ora di gioco, in 5 minuti prese due gialli e andò dritto dritto negli spogliatoi. Un’espulsione motivata dall’atteggiamento ostile del pubblico, che non aveva tollerato la scelta di Rolando di accasarsi a Roma rifiutando quel Toro al quale poi sarebbe approdato sei mesi dopo, diventandone un punto fermo.

Empoli-Fiorentina è stato uno 0-0 davvero poverissimo di spunti. Solo in un’altra circostanza il derby era finito senza sussulti, nel lontano 1987, mentre nella “scarsa” tradizione di Udinese-Salernitana il pareggio non c’era mai stato.

Quanto a Sampdoria-Juventus, lo 0-0 mancava addirittura dai tempi di Delneri in bianconero. E anche allora, a fronte di una gara non particolarmente avvincente, il meglio la Signora lo offrì nel finale. Kostic ha fatto il Del Piero: perché anche il capitano bianconero all’ultimo minuto ebbe il pallone della vittoria sul piede ma – nel suo caso – non centrò lo specchio della porta.

Il dejà vu di Atalanta-Milan è recente. L’1-1 con bergamaschi al riposo avanti 1-0 è capitato “solo” 5 anni fa, il 13 maggio 2017. Al gol di Andrea Conti rispose nel finale Gerard Deulofeu, oggi sarebbe un Sampdoria-Udinese. Interessante la radicale trasformazione del corpo delle due squadre. Rispetto ad allora, i “superstiti” sono solo Pasalic (ieri al Milan, oggi all’Atalanta) e Toloi, che ha accomunato le due partite prendendosi un’ammonizione in entrambe le sfide. 

Anche per Bologna-Verona l’1-1 è un risultato verificatosi di recente (gol di Bani e Borini, decisamente più “eclatanti” i goleador di oggi Arnautovic ed Henry). Piuttosto, c’è da sottolineare come l’austriaco abbia eguagliato Baggio e il francese Galderisi: per i loro club erano gli ultimi ad essere andati in gol nelle prime 2 giornate.

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