2014
Discriminazione territoriale, Beretta: «Lotito aveva ragione…»
Il presidente della Lega di Serie A ha affrontato il tema della discriminazione territoriale.
DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE LEGA BERETTA – Sempre attuale la questione relativa alla discriminazione territoriale, un problema che la Roma, ad esempio, sta trattando da vicino, perché considera sbagliati gli interventi per punire i tifosi: «Il problema non è la norma, che peraltro abbiamo recepito dall’Uefa, ma il suo apparato sanzionatorio, che ha molti limiti. È su quelli che dobbiamo lavorare. La segmentazione delle curve per individuare i veri responsabili è la strada giusta. Puniamo anche in modo più duro la minoranza incivile. Ma è intollerabile continuare a sanzionare la maggioranza perbene che, sono sicuro, condivide la nostra lotta al razzismo su cui, sia chiaro, non vogliamo arretrare. Ben vengano i microsettori, perché il meccanismo attuale si sta rivelando un boomerang e un’arma di ricatto contro le società», ha dichiarato Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
LUNGIMIRANZA – Beretta ha poi parlato dei rischi preventivati: «Fu il presidente Lotito a illustrare tutti i rischi connessi. Però alla fine si decise di dare un segnale forte, allora era necessario. Difficile cambiare le regole in corsa, dovremo aspettare la prossima stagione. Intanto, la norma c’è e va rispettata, ma auspico la collaborazione di tutti per cominciare a dare la giusta dimensione a questo fenomeno. Il calcio italiano è un’altra cosa».