2018

Diritti tv Serie A: Lega Calcio respinge l’offerta Qatar

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Diritti tv Serie A: nulla da fare per il Qatar sebbene 13 miliardi in 10 anni fossero allettanti. Tutti ora ad attendere il bando del 22 gennaio

Nulla da fare al momento per  l’ingresso nel calcio italiano dei paesi arabi: nella mattinata è arrivata la risposta negativa da parte della Lega di Serie A nei confronti dell’offerta ricevuta dall’International Bank of Qatar. La proposta ricevuta dal massimo organismo dei clubs italiani  prevedeva un pacchetto di garanzie finanziarie per 13 miliardi di euro in 10 anni, con la formula dell’anticipo di cassa. In questo l’ente del Qatar avrebbe anticipato alla Lega di Serie A i proventi dei diritti tv, con l’introduzione di commissioni fisse dell’1,5% e variabili del 15%, qualora i ricavi per la cessione avrebbe fruttato alla Lega una cifra superiore a 1,3 miliardi annui. In totale dunque, se l’accordo fosse andato in proto, per la Serie A la trasmissione delle partite avrebbe fruttato almeno 13 miliardi di euro in 10 anni. A riportarlo è stato il quotidiano La Gazzetta dello Sport, che riferisce anche del resoconto della votazione in assemblea, avvenuta nella giornata di mercoledì. Sebbene sia mancato appena un voto sui 14 necessari per l’approvazione, a dimostrarsi favorevoli sono stati tutti i clubs medio-piccoli, ad eccezione del Milan. Contrarie infatti Fiorentina, Inter, Juve e Torino, astenuto il Sassuolo, mentre erano assenti Napoli e Roma. Motivo dell’opposizione, secondo il resoconto del giornale milanese, sarebbero stati le informazioni sui dettagli dell’operazione finanziaria, ritenuti incerti dai contrari, oltre al fatto che già diversi clubs stiano intrattenendo rapporti con altri enti bancari anche di caratura internazionale.

Ricordiamo la questione diritti tv Serie A, con conseguente l‘asta per il triennio 2018-2021, è stata messa in calendario per il prossimo 22 gennaio. Il bando messo in piedi da Infront fissa ad 1,05 miliardi il traguardo da raggiungere, oltre a dividere i pacchetti più rilevanti in tre gruppi identici, con l’esclusiva per le diverse tecnologie. Dovrebbero essere allora ancora Sky e Mediaset a battagliare in sede di trasmissione sul satellite e digitale.

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