La questione dei diritti tv è uno dei temi del momento: ecco le ultime novità in merito

I criteri della ripartizione dei diritti tv, come si legge su Il Corriere dello Sport, sono stati modificati: il 20% dei proventi saranno suddivisi tra i club in base al numero di pubblico di riferimento e agli spettatori paganti, oltre che all’audience televisivo. La Legge di Bilancio basa il suo testo in merito al principio di riportare in equilibrio i rapporti tra top club e squadre medio-piccole, senza, però, penalizzare le grandi.

Le grandi squadre, secondo quanto trapela dalla Camera, avrebbero spinto più per lo share come parametro di riferimento. Le cifre, d’altronde, non cambierebbero di molto però la scelta sarebbe ricaduta sull’audience per avere una rappresentazione più veritiera dell’appeal di attirare spettatori, allo stadio o davanti alla tv che sia. Per rendere più chiara la situazione la cosa più giusta da fare è concentrarsi sui numeri delle squadre di Serie A: la Juventus ha un’audience di 1,75 milioni di spettatori, ovvero il 9,56% di share. A seguire ci sono Inter (1,53 milioni), Milan (1,28), Napoli (1,24), Roma (1,03), Lazio (0,8). Le statistiche dicono che audience e share vanno di pari passo, tranne in qualche caso eccezionale come quello del Benevento: quasi 80mila spettatori in meno rispetto all’Hellas Verona, ma con uno share di 1 centesimo in più. Dinamiche del calcio in tv.