2014

Dincer (Milliyet): «Basta allenatori italiani!»

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Due chiacchiere col giornalista che ha seguito Prandelli al Galatasaray

L’avventura di Cesare Prandelli al Galatasaray è finita nel peggior modo possibile: dopo l’ennesimo tracollo in Champions League (competizione in cui con la squadra turca, da settembre ad oggi, non aveva mai vinto) contro l’Anderlecht, l’ex c. t. azzurro è stato esonerato dalla dirigenza del club. E’ l’ennesimo fallimento consecutivo dopo quello già bruciante del Mondiale: in estate Prandelli si dimise da commissario tecnico dell’Italia dopo essere stato buttato fuori dai gironi, appena cinque mesi più tardi la storia si è ripetuta anche se con modalità diverse: stavolta Prandelli non è andato via, è stato mandato via. 

AVE CESARE? – Per chiedere come sono andate esattamente le cose ad Istanbul, la redazione di calcionews24.com ha ricontattato Kadir Onur Dincer, famoso giornalista di Milliyet, uno dei principali giornali turchi, e profondo conoscitore delle vicende Galatasaray. L’avevamo già contattato qualche mese fa per chiedergli come stessero andando le cose ed Onur ci aveva riferito che per Prandelli il treno turco poteva essere una benedizione. O una maledizione. 

Allora Onur, rieccoci qui. Nuovo fallimento per Prandelli dopo l’esperienza con la Nazionale, ti chiedo subito: pensi ci siano dei punti in comune tra la vicenda turca e quella azzurra? 
«Club e nazionali non sono simili chiaramente tra loro, anzi sono molto diversi, quindi sarebbe un po’ un errore metterli a confronto. Anche perchè con l’Italia Prandelli ha lavorato a lungo, qui davvero pochissimo tempo»

Senti, ma che reputazione si è fatto Prandelli in questi mesi in Turchia, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano? 
«Guarda, a livello personale buona, perchè era abbastanza preparato sulla cultura turca: forse ti ricordi anche tu quando disse che avrebbe celebrato i giorni di Ramadan con i musulmani, fece anche digiuno per un giorno. Poi ha partecipato al funerale del fotoreporter che morì nel centro tecnico del Galatasaray schiacciato da una porta automatica: la gente si ricorda di queste cose e per tale ragione non odia Prandelli. Dal punto di vista tecnico, però, ci sono varie opinioni. La prima: Prandelli non è un buon allenatore. La seconda: a prescindere dal fatto che Prandelli sia bravo o meno, non ha avuto abbastanza tempo per poter dimostrare le proprie capacità»

Per i tifosi del Galatasaray, quali pensi siano le differenza principali tra Prandelli e Mancini (predecessore dell’ex c. t. in Turchia)?
«Mancini veniva criticato per l’approccio freddo alle partite: stava seduto e guardava. Poi era spesso oggetto di critiche anche per qualche espressione utilizzata, per esempio una volta disse: “Gli avversari sono più forti di noi”, prima di una partita di Champions League (contro il Chelsea lo scorso anno, ndr) e ai tifosi non piacque questo commento. Anche Prandelli ha detto: “Il campionato per noi è più importante della Champions” dopo una partita persa in Europa ed i tifosi se la sono presa. Poi ha spesso fatto pure presente di non poter incidere più di tanto sulla squadra dal punto di vista tecnico. Adesso sinceramente, dopo la coppia Mancini – Prandelli, i tifosi non vogliono più un allenatore italiano, perchè sono convinti che gli allenatori italiani, bravi o meno bravi che siano, non sono adatti al calcio turco: credo che l’immagine degli allenatori italiani in Turchia sia stata distrutta negli ultimi due anni»

Molto bene. Allora ti chiedo: non pensi che la scelta di Prandelli al Galatasaray in estate sia stata un po’ troppo frettolosa? In fondo si era appena dimesso da c. t. azzurro… I dirigenti turchi forse non ci hanno pensato bene.
«Sì, la penso pure io così e la maggior parte della gente qui è di questa opinione. All’epoca il Galatasaray era alla ricerca di un allenatore, Prandelli si era appena dimesso e tutto d’un tratto è diventato il tecnico della squadra! Non credo che la dirigenza ci abbia pensato bene»

Quando Prandelli è arrivato lì, quali erano i suoi obiettivi? Campionato o Champions? In Europa il Galatasaray ha fatto molto male, pensi potesse fare di meglio con un altro tecnico? 
«Dunque, quest’anno la priorità era vincere il campionato, perchè in caso di vittoria il Galatasaray otterrebbe la quarta stella per la vittoria del ventesimo titolo (in Turchia si assegna una stella ogni cinque titoli vinti, ndr). Nonostante questo però l’Europa è sempre stata importante per il club, perchè il Galatasaray è famoso anche per i suoi successi al di fuori della Turchia ed è per questo che non puoi dire davanti ad una telecamera dopo aver perso una partita in Champions: “Quest’anno pensiamo solo al campionato”»

Però Prandelli ha detto pubblicamente che si aspettava un mercato molto diverso da parte della società ed invece alla fine si è trovato di fronte ad una marea di problemi economici. A cosa si riferiva esattamente? Gli dai ragione?
«Prandelli aveva una vecchia promessa rigurdante il mercato, come ha detto: quindi sì, è vero, ha tutto il diritto di lamentarsi. Prendendo gente come Pandev e Dzemaili non poteva sfruttare al meglio la sua occasione: sono i giocatori più scarsi del Galatasaray quest’anno»

Ecco, appunto, durante gli ultimi giorni di mercato la squadra ha preso Pandev e Dzemaili dal Napoli, ovvero due stranieri, però stando alle restrizioni del campionato turco (massimo cinque stranieri in campo su undici titolari per squadra) non era forse meglio prendere qualche giocatore del posto? 
«Ripeto: loro due sono stati un fiasco totale. Investire in giocatori turchi sarebbe stata la scelta migliore, ma se Pandev e Dzemaili fossero stati forti, la scelta degli stranieri sarebbe stata comunque buona. Così invece non ha avuto senso»

I media turchi si sono molto concentrati su questa cosa della lingua: Prandelli non parla nè turco nè inglese e non riusciva a comunicare con i suoi. Pensi sia stata questa una delle regioni del suo fallimento?
«No, non credo. In squadra ci sono un sacco di traduttori capaci di tradurre velocemente ogni frase, non penso sia questa la ragione principale del suo fiasco, ma certo, sarebbe stato indubbiamente meglio se avesse parlato bene l’inglese»

Com’era il rapporto di Prandelli con i senatori e i leader, gente come Selcuk Inan (accostato tra l’altro all’Inter) e Wesley Sneijder? 
«Guarda, io non ho mai sentito di alcun problema tra allenatore e spogliatoio. Magari potrebbe confessarlo lui stesso alla stampa italiana un giorno ed allora lo verremmo a sapere…»

Sì, lo ha già fatto in passato. Allora te la butto lì: pensi che la squadra abbia giocato contro Prandelli per farlo cacciare?
«Questo non possiamo saperlo esattamente, certe cose nel calcio succedono, ma non so se è successo anche con Prandelli»

Domanda su Pandev, visto che ne abbiamo accennato: come mai non giocava mai con Prandelli? Lo ha voluto lui o è stata una scelta del club? C’erano problemi tra i due?
«Nessun problema tra i due, ma Pandev ogni volta che Prandelli gliene ha dato la possibilità ha giocato male, così non gliene sono state più date. Pandev sembrava un vecchietto in campo!»

Bene, tutto molto bello. Utima domanda, lo vogliono sapere qui in redazione: ma un giocatore come Umut Bulut perchè non ha mai giocato con Prandelli? Non era un elemento importante del Galatasaray? 
«Penso sia stata solo una coincidenza, però sono convinto che lui in campo sarebbe stata una scelta migliore rispetto a Burak Yilmaz, che quest’anno non è in gran forma». 

Grazie Onur!

Con la collaborazione di tutta la redazione di calcionews24.com

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