Difensori, il rendimento: Ranocchia il top, conferme per i bianconeri. In chiave mercato super Ogbonna, male Astori, Danilo e Peluso - Calcio News 24
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2012

Difensori, il rendimento: Ranocchia il top, conferme per i bianconeri. In chiave mercato super Ogbonna, male Astori, Danilo e Peluso

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La lunga pausa natalizia prevista dal campionato italiano è da sempre foriera dei primi bilanci stagionali: quella che segue è un’analisi del rendimento relativo ai difensori della massima serie.

JUVE MIGLIOR DIFESA, SEGUONO NAPOLI E LAZIO – Nel complesso la retroguardia meno battuta risulta quella della capolista, con sole undici reti al passivo e una media di 0.61 a partita. Un dato eccellente che trova riscontro nei rendimenti dei singoli difensori: Barzagli (6.18, medie voto Gazzetta dello Sport con dati tendenzialmente confermati dalle principali realtà informative sportive), Bonucci (6.12) e Chiellini (6.04) rappresentano oramai il biglietto più credibile del percorso di valorizzazione  dell’organico effettuato da Conte. Nella Lazio tre quarti della retroguardia sopra la sufficienza – Konko (6.04), Radu (6.14) e Biava (6.06) – mentre faticano i due centrali che a turno si avvicendano per affiancare proprio l’ex genoano: Dias (5.81) e Ciani (5.12). Nel Napoli i dati confermano il ritorno ad alti livelli di pedine quali Campagnaro (6.17) e Cannavaro (6.16), mancate a tratti nel momento cruciale della scorsa stagione: la delicata situazione contrattuale del primo e la squalifica del capitano hanno però aperto le porte ad altri difensori della scuderia di Mazzarri, in particolar modo al neoarrivo Gamberini (5.90) e a quel Britos (6.07) il cui rendimento sembra minato da continui malanni fisici.

BRILLANO VIOLA E NERAZZURRI, ROMA E MILAN SFOGGIANO MARQUINHOS E DE SCIGLIO – Quarte difese del campionato appaiate a diciannove reti subite, Fiorentina ed Inter fondano le proprie fortune su difensori in ottimo periodo di forma: Roncaglia (6.07), Rodriguez (6.12), Tomovic (6.05) alternatosi con Savic (6.25) e l’eccellente Pasqual (6.28) risultano interpreti fondamentali nello strepitoso lavoro di amalgama di un organico interamente rinnovato finora compiuto da Vincenzo Montella. L’Inter gode delle prestazioni del miglior difensore della prima parte della stagione: nessuno come Ranocchia (6.44), ma degni compagni di reparto risultano Samuel (6.33) e quel Juan Jesus (6.11) che ha finora ripagato la fiducia concessagli da Stramaccioni. Flop Silvestre (5.33) e Pereira (5.82). Male la retroguardia giallorossa nel suo complesso, soprattutto nella primissima fetta di campionato quando troppi errori singoli hanno condizionato negativamente i risultati: sotto la sufficienza Piris (5.60), Castan (5.93) e Balzaretti (5.73), il sorriso arriva dal diciottenne brasiliano Marquinhos (6.07), segnalatosi per doti fisiche, senso dell’anticipo e personalità. L’Anno Zero di casa Milan ha aperto le porte al sorprendente De Sciglio (6.25) ed allo stesso tempo palesato i limiti di interpreti quali Mexes (5.64), Bonera (5.83), Abate (5.80), Antonini (5.40), Zapata (5.83) e del poco impiegato Acerbi (5.50).

LE ALTRE: BENE I CATANESI, SUPER OGBONNA, MALE TANTI PEZZI DEL MERCATO – Nonostante il pesante passivo subito dal Catania – ventisette le reti subite – il rendimento dei singoli difensori è per tre quarti al di sopra della sufficienza: Legrottaglie (6.09), Spolli (6.12) e Marchese (6.12). Interessante porgere un occhio ai difensori di cui si parla con insistenza in chiave mercato, in via immediata o futura: Ogbonna (6.18) si conferma una star anche nella massima serie, mentre altri nomi caldi non vivono una stagione particolarmente entusiasmante. Malissimo Astori (5.57) e Peluso (5.62) che, nonostante ciò, sono seguiti dai club di massimo spessore; non se la passano molto meglio Danilo (5.77) – che non sta confermando in pieno la strepitosa stagione d’esordio nel torneo italiano – e quel Neto (5.91) inseguito da Napoli e Juventus, mentre Paletta (6.09) è al secondo anno di rendimento al di sopra della sufficienza e studia per diventare un  difensore affidabile anche per squadre di livello più elevato.