2014

Dieci anni di magie

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Dalla firma sul tovagliolo ai record personali: Lionel Messi

10 E LODE LIONEL MESSI – Il tutto è iniziato grazie ad una firma su un tovagliolo di carta, quasi come se fosse una storia inventata. Ma da lì la storia vera, quella sua, del Barcellona e soprattutto del calcio è cambiata. Correva l’anno 2000, l’allora agente Soldini decise di mandare al club blaugrana un video di un ragazzino che, con una semplice arancia, incantava tutti a suon di palleggi. E i catalani ci videro lungo riuscendo a battere la concorrenza del River Plate con Carles Rexach, direttore sportivo del Barça, che scese in campo in prima persona facendo firmare al futuro fuoriclasse una bozza di contratto su un tovagliolo. E fu così che Lionel Andrés Messi Cuccittini sbarcò in Europa per incantare il mondo intero con le sue giocate. E pensare che nel suo destino poteva esserci l’Italia visto che nel 2002 lo stesso attaccante sostenne un provino con il Como di Enrico Preziosi che lo scartò per il fisico non all’altezza. Ma i numeri, poi, hanno invece dimostrato tutt’altro. E, proprio nei giorni scorsi, la Pulce argentina ha festeggiato i dieci anni dal suo esordio con la maglia della prima squadra del Barcellona. Dieci anni di giocate sensazionali, gol, trofei, record, duelli con Cristiano Ronaldo ma anche malori in campo e delusioni. O più semplicemente, dieci anni di magie.

LA CARRIERALionel Messi è nato a Rosario (Argentina) il 24 giugno 1987. Fin da bambino ha sofferto di una rara forma di nanismo che lo ha costretto a sottoporsi a svariate cure ormonali pagate in parte dai servizi sanitari argentini e in parte dai club con cui ha militato. Nonostante questo, però, già dalle giovanili è riuscito a mostrare tutte le sue qualità riuscendo a collezionare con le maglie di Grandoli, Central CordobaNewell’s Old Boys 179 presenze mettendo a segno la bellezza di 234 reti. E a quel punto fu il Barcellona, incantato dai video proposti dall’entourage, a bussare alla porta del club argentino portandolo così in Spagna all’età di 13 anni. E, dopo i primi anni passati tra le giovanili del club blaugrana, per la Pulce si aprono le porte della prima squadra il 16 ottobre 2004, giorno del suo esordio contro l’Espanyol. E l’argentino batte subito il primo record diventando il più giovane ad aver esordito in Liga (superato poi successivamente da Bojan Krkic). La prima rete con i catalani arriva invece il 1 maggio 2005 in campionato contro l’Albacete, e qui scrive il suo secondo record: a 17 anni, 10 mesi e 7 giorni, diventa infatti il giocatore più giovane ad avar segnato con il Barça in campionato (altro record poi superato ancora da Bojan). Ma è dalla stagione 2005-06 che comincia ad essere impiegato con più frequenza da Frank Rijkaard: da quel momento, infatti, il Camp Nou lo ha eletto nuovo idolo. E la Nazionale? Con l’Argentina, con cui ha esordìto il 17 agosto 2005, ha collezionato fino ad ora 93 presenze siglando 43 reti. Ma nonostante i numeri comunque positivi il fuoriclasse sudamericano non è riuscito a sollevare al cielo alcun trofeo con l’Albiceleste mostrando solo a sprazzi tutte le sue potenzialità. Decisiva, inoltre, è stata la sconfitta subìta pochi mesi fa contro la Germania nella finale del Mondiale 2014 che ha contribuito a confermare il trend altalenante dell’attaccante in Nazionale.

MESSI, L’EXTRATERRESTRELionel Messi per molti è attulamente il calciatore più forte al mondo nonostante il duello con CR7 sia ormai all’ordine del giorno. E le statistiche del numero 10 blaugrana sono impressionanti: dal giorno del suo esordio, infatti, con la prima squadra ha collezionato in totale 436 presenze siglando addirittura 363 reti tra campionato, coppe nazionali e internazionali. Cifre incredibili che vanno a sommarsi ai tanti trofei vinti, sia a livello personale che di club: Pallone d’Oro (ne ha vinti consecutivamente, nessuno come lui), sei titoli in Liga, sei Supercoppe e due coppe di Spagna, tre Champions League, due Supercoppe Uefa e due Mondiali per club. E non è finita qui visto che si è perso il conto dei record battuti dalla Pulce in questi anni. Tra i tanti ricordiamo il maggior numero di gol segnati in un anno solare (91 reti nel 2012), maggior numero di gol con un club in una stagione (73 nella stagione 2011/2012) e il maggior numero di gol siglati nella fase ad eliminazione diretta della Champions League. Senza dimenticare le cinque reti rifilate al Bayer Leverkusen nella sfida del 2012 valida per la massima competizione europea, primato eguagliato proprio ieri da Luiz Adriano. Messi è stato inoltre il calciatore più giovane ad indossare la maglia della nazionale argentina e a diventare capitano della stessa, anche se fino ad ora l’attaccante non è riuscito a ripetere le stesse prodezze fatte vedere con il Barça. Ma, con la pesante eredità di Maradona che lo ha accompagnato e continuerà a farlo per il resto della carriera, c’è ancora tempo per questo obiettivo e per tante altre vittorie. Dal suo esordio tra i professionisti sono passati solo dieci anni: il mondo del calcio si aspetta da lui altre annate magiche.

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