2013

Di Matteo consiglia Drogba: “Sarebbe un grande acquisto”

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CALCIOMERCATO DROGBA DI MATTEO – Dopo esser stato premiato con lo UK-Italy Business Award, Roberto Di Matteo ha parlato a La Gazzetta dello Sport tra calciomercato e futuro:  «Penso che quando andrò in pensione mi trasferirò nella mia casa di Roma. Ma sono il frutto di tante culture, un mix che ha sviluppato la persona che sono oggi. Per questo forse sono così ben integrato a Londra, che è un incrocio di tante culture», ha dichiarato l’ex tecnico del Chelsea, che a tal proposito ha parlato di Drogba: «Da noi era il re: è stato 8 anni al Chelsea, ha segnato tanti gol. E’ un uomo che ha un grande spirito di gruppo e una grande personalità. Era impressionante percepire la fiducia che trasmetteva ai compagni. Con lui si vince. L’ho sentito un paio di giorni fa, come sento Lampard. Ma ovviamente non posso dirvi che cosa farà. Le carriere dei calciatori si sono allungate. Merito dei sistemi di allenamento, dell’alimentazione… Didier è un professionista esemplare, un grandissimo acquisto».

Resta vago anche sul suo futuro: «Ho un contratto con il Chelsea fino al 2014 e in fondo sono disoccupato da pochi mesi… non mi sono ancora annoiato. Non so quando rientrerò. Tornare in Italia? Un giorno, chissà. A me piace l’Italia, sono rimasto affezionato alla Lazio, che sta facendo un ottimo campionato. Mi sento italiano, ma soprattutto europeo. E i miei figli vanno a scuola a Londra, per il momento è difficile immaginarsi lontano da lì. La prossima scelta sarà fondamentale per la mia carriera».

Sull’approdo di Guardiola al Bayern, la sfida in Champions League e l’avventura di Ancelotti al Paris St Germain, Di Matteo ha spiegato: «Un affare per tutti e due. Guardiola è uno degli allenatori più bravi del mondo, il Bayern è una società ricca, serissima, e con una grande storia. Una bella accoppiata. Champions? Ci sono molte squadre forti, non solo il Barça. E’ un torneo interessante: c’è il rientro della Juve, c’è il Psg, c’è il Borussia Dortmund che da un paio di stagioni gioca un grande calcio. Difficile dire chi vincerà. Ancelotti? Carletto è il numero uno. E’ logico che abbia avuto qualche difficoltà all’inizio: ci vuole tempo per sviluppare un progetto».

Infine, l’allenatore analizza la sfida tra Milan e Barcellona: «Prima di giocare contro il Barça lo scorso anno ho visto una decina di partite, comprese quelle del Milan. Ogni squadra faceva cose diverse, zona, uomo, 4-3-3, 4-5-1, pressing alto, pressing basso. Il risultato era sempre il solito: passava il Barça. Così abbiamo deciso di concentrarci su noi stessi, sulle nostre qualità. Consiglio? Avere tanta pazienza. Occuparsi del loro gioco è inutile: ci sono periodi in cui non vedi mai la palla. Bisogna credere in se stessi e avere un po’ di fortuna».

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