2018

Di Francesco tra Napoli e mercato: «Sarri miglior allenatore in Italia. Balotelli? Mi piace»

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Il tecnico dei giallorossi presenta la sfida alla capolista: «Loro non perdonano niente. Servirà una grande Roma»

Sabato ricco di sfide e spettacolo. Alle 18 Lazio-Juve, alle 20.45 Napoli-Roma con gli azzurri reduci da 10 vittorie consecutive e i giallorossi dalla pesante sconfitta interna contro il Milan che ha relegato gli uomini di Di Francesco fuori dalla zona Champions. Il tecnico giallorosso si parla in conferenza stampa presentando la sfida alla capolista, partendo dalla gara d’andata: «Siamo distanti da quella gara ma l’atteggiamento deve essere quello del secondo. Non cambia la mentalità ma dobbiamo rimanere in partita con più continuità, cosa che è mancata nelle ultime gare. Non possiamo permettercelo contro il Napoli, una squadra in grande condizione mentale e fisica». Poi il punto sugli infortunati: «Nainggolan deve recuperare dalla botta ai denti, decideremo domani se utilizzarlo. Pellegrini invece è a disposizione. El Shaarawy e Defrel? Potrebbero essere presi entrambi in considerazione per giocare, non ho ancora deciso, ma il francese ha avuto un piccolo problemino». 

Dichiarazioni sorprendenti riguardo al mercato e su un possibile arrivo di Balotelli«Certo che lo allenerei, alcuni anni fa lo volevo al Sassuolo. E’ un giocatore stimolante con grandissimi mezzi, al di là del carattere particolare». Tanti scontri diretti al vertice della classifica, Di Francesco fa il punto della situazione: «Al di là dell’avversario noi abbiamo bisogno di punti per la Champions. Dobbiamo comunque migliorare negli scontri diretti. Sarri? Ha iniziato prima di me e ora è uno dei migliori, è passato dal 4-4-2 al 4-3-3 e ha una squadra nata per giocare con quello schema. Non dobbiamo avere paura del Napoli, abbiamo le potenzialità per fare bene». Parole invece al vetriolo a chi lo accusa di scarsa personalità: «Se una persona è educata e parla in modo pacato non vuol dire che ha poco carattere. Per poter arrivare a qualcosa di importante è fondamentale condividere. Quando parlo con i ragazzi ascolto, poi decido io. La stessa cosa la faccio con voi giornalisti. Mi infastidisce che spesso si confonda questa cosa, il sistema di gioco e le strategie le decido io».

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