2020

Di Canio: «Sogno di allenare il West Ham e sulle esultanza sotto la Curva Nord…»

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Paolo Di Canio, ex giocatore storico della Lazio, si è raccontato tra passato e futuro rispondendo alle domande dei tifosi

Paolo Di Canio ha parlato ai microfoni di Sky Sport rispondendo alle tantissime domande dei tifosi. Queste le parole dell’ex attaccante della Lazio.

GIOCATORE – «Non lo dico per fare quello diverso da altri che hanno giocato trent’anni e rimpiangono sempre quei momenti, io sono atipico. Per ogni giorno della mia carriera ho pensato prima o poi sarebbe finita. Non voglio dire che non mi emozioni rivedere certe immagini perché fanno parte dei ricordi, del mio vissuto. Solo ora capisco quante emozioni e arrabbiature ho dato ai tifosi, la bellezza di un gesto di cui sono stato artefice. Ho una malinconia gioiosa: sono triste perché rappresenta il mio passato, ma felice per aver vissuto quei momenti. Non mi mancano perché so che non potrei più farlo, sono un romantico realista. Potrei solo pensare di tornare ad esultare come allenatore. Sono cose che tengo nel cuore, è bello siano accadute».

ALLENATORE WEST HAM – «Il claret and blue ce l’ho nel cuore ed è un sogno che rimane lì. Sono molto felice di quello che ho ottenuto in Inghilterra, da italiano essere ricordato così è motivo d’orgoglio».

SUPERLEGA – «Non sono d’accordo. Non permetterebbe ai club minori di crescere. Toglierebbe il senso del gioco. Già c’è disparita nei diritti tv, se aggiungi la Superlega togli anche la possibilità di sognare».

TAGLIO STIPENDI – «Essendo un privilegiato come calciatore avrei accettato e avrei preso in mano la situazione nel far capire di dover fare qualcosa per dare un segnale. Avrei aspettato comunque le direttive del mio club magari facendo da tramite, come Chiellini alla Juventus. In Inghilterra si era deciso per il 30% per i club, alla fine niente da fare, ma si è creato comunque un fondo per la ricerca sanitaria».

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