2018

Di Biagio ed un’era durata due partite

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Luigi Di Biagio era un commissario tecnico ad interim prima delle due amichevoli contro Argentina ed Inghilterra, e lo è ancor di più dopo le performance offerte dalla sua Italia

L’Italia di Di Biagio pare destinata a durare meno di un ghiacciolo al sole nel giorno di Ferragosto, e i motivi per cui sosteniamo tale affermazione sono molteplici al momento. Il “corso” dell’ex selezionatore dell’Under 21 è iniziato già col piede sbagliato, complici le discusse convocazioni: l’inserimento di calciatori che non hanno più nulla da dare alla nazionale così come l’esclusione di Mario Balotelli. Poi però è proseguito peggio, vista l’assoluta incapacità della sua squadra di fare tremare le reti di Argentina ed Inghilterra.

Risultato? Di Biagio si è bruciato, partite e statistiche alla mano, la possibilità, molto remota peraltro, di diventare il commissario tecnico della nazionale a tempo indeterminato. E’ stato per l’Italia quello che, spesso e volentieri, sono i tecnici per i club in bilico tra un corso ed un altro: un traghettatore. Lo sapeva lui, lo sapeva l’ambiente, ma a far pensare sono state le dichiarazioni di Di Biagio, tutt’altro che in linea con un low profile: «Rischio depressione? No, assolutamente, è l’inizio di una nuova era» aveva dichiarato dopo Argentina-Italia. Peccato che rischi di farla durare soltanto due partite.

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