2015

Di Biagio difende Berardi: «L’arbitro poteva essere meno fiscale»

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Il c.t. dell’Under 21 commenta l’espulsione di ieri

Ieri sera, al Ciro Vigorito di Benevento, l’amichevole tra le Nazionali Under-21 di Italia e Serbia. Dopo il pareggio contro la Germania, Di Biagio ha mandato i suoi in campo con un 4-4-2, schierando: Bardi, Zappacosta, Bianchetti, Antei, Biraghi, Berardi, Sturaro, Crisetig, Battocchio, Longo e Belotti. Curcic, ct della Serbia, ha risposto con un 4-2-3-1 con interpreti: Dmitrovic, Kovacevic, Cirkovic, Pantic, Petrovic, Braasanac, Milunovic, Pesic, Jojic, Causitc, Stojkovic.  

LA DIFESA – Una brutta gara per gli azzurrini, apparsi in costante difficoltà e sconfitti in casa, complice anche l’ingenuità di Berardi che ha lasciato in dieci i propri compagni per tutto il secondo tempo. L’attaccante del Sassuolo si è guadagnatoi anzitempo l’uscita dal terreno di gioco dopo venti secondi della ripresa. Tuttava, Di Biagio, c.t. dell’Under-21, ha voluto difendere lo stesso il proprio gioiello: «A livello internazionale gli arbitraggi sono molto severi nei contrasti un po’ più stupidi, mentre puniscono meno le entrate dure. Domenico ha sbagliato perché poteva evitare quell’intervento. Era in ritardo, doveva fermarsi. Ma mi ha detto di non averlo nemmeno toccato e voglio credergli anche se non ho rivisto le immagini. Certo, essendo già stato ammonito, forse anche l’arbitro poteva essere meno fiscale» le parole riprese dalla Gazzetta dello Sport.

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