2014
Deschamps: «Menez, Pogba e Coman…»
Analisi e consigli da parte del ct della Francia
MILAN JUVENTUS DESCHAMPS – Dopo aver pranzato a San Pietroburgo con Antonio Conte, Didier Deschamps si prepara per assistere al big match tra Milan e Juventus, nel quale saranno protagonisti alcuni francesi da tener d’occhio: Paul Pogba e Jeremy Menez innanzitutto, ma occhi puntati anche su Kingsley Coman. Di loro ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
MENEZ – Le magie dell’attaccante del Milan in questo avvio di stagione non hanno sorpreso il commissario tecnico della Francia, così come l’impiego da punta centrale: «Lo conosco già… Quei colpi ce li ha, li ha sempre avuti: se vuole, può fare la differenza in qualunque partita. A 17 anni nel Sochaux faceva proprio quello, la punta centrale. Non so se sia il ruolo più adatto a lui, di sicuro così gli viene chiesta meno fatica, anche nella fase difensiva, rispetto a quando gioca più esterno. Jeremy veniva da 6 mesi difficili e aveva bisogno di ritrovare cose indispensabili per un giocatore: fiducia e serenità, minuti di gioco e ritmo partita, dunque continuità, fra una partita e l’altra ma anche nella stessa partita. Se il Milan sarà stata una buona scelta si potrà dire solo fra un po’».
POGBA – L’attenzione si sposta poi sul centrocampista della Juventus, che al Mondiale è arrivato stanco a livello mentale e nervoso per le troppe pressioni: «L’avevo tenuto anche fuori, perché un ragazzo così va aiutato, protetto. A settembre al contrario l’ho ritrovato in grandi condizioni fisiche: quello che gli serve per combinare potenza, velocità e tecnica. Tanto poi ha talmente tanta fantasia “naturale” che qualunque cosa gli riesce facile: i colpi che prova oggi fra due-tre mesi li troverà vecchi, e ne cercherà altri. Giocare con uno come Pirlo lo può aiutare a crescere ancora. Soprattutto in una cosa: capire l’importanza di un gesto tecnico fatto non tanto per farlo, ma perché può essere utile e efficace per la squadra».
COMAN – Infine, Deschamps ha mandato dei consigli al giovane attaccante bianconero: «A 18 anni per crescere è importante giocare, avere un buon minutaggio: non so se in Italia, soprattutto alla Juve, per lui sarà così facile. Puoi accontentarti di avere qualche occasione qua e là per una stagione, non di più: se non ne avrà abbastanza, per Coman sarà meglio andare a trovare spazio altrove e poi tornare».