2014

Deschamps: «Menez e Pogba devono crescere»

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Il ct della Francia poi su Coman: «Gioca poco»

Uno dei principali temi in casa Milan è senza dubbio la posizione in campo di Jeremy Menez, considerato “falso nueve” e rivelatosi invece un bomber a discapito di Fernando Torres. Nel merito è intervenuto il commissario tecnico della Francia, che potrebbe richiamarlo in Nazionale in futuro visto il rendimento con la maglia rossonera: «È più un attaccante centrale anche perché sulle fasce c’è un lavoro difensivo più importante e non è quello che gli viene meglio. Ha qualità e tecnica per fare la differenza negli ultimi trenta metri, magari saltando l’uomo. Non è venuto al Mondiale perché non giocava con continuità ed è stato spesso infortunato. E c’è molta concorrenza davanti con Benzema, Giroud, Gignac e altri giovani. A me piacciono giocatori con forte personalità. Gli ho parlato di questo e sappiamo entrambi che per sentirsi bene deve giocare. In Nazionale l’obiettivo personale deve scalare rispetto a quello collettivo. Su questo non so se cambierà. Non significa che non lo prenderò, l’importante è che giochi al Milan bene come sta facendo», ha dichiarato Didier Deschamps ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

LA STELLA – Ma l’allenatore francese ha parlato anche di Paul Pogba, che alla Juventus fa cose alla sua età che altri non possono fare: «Per lui tutto è facile, ma non deve cadere nella facilità. Non voglio censurargli l’istinto di fare la giocata, ma deve capire meglio quando e dove farla. Così diventerà ancora più forte. Ha un carattere espansivo, è giusto si parli di lui, ma deve gestire elogi e critiche. Quelle del Mondiale non gli hanno fatto piacere, ma servono per crescere.  Sa bene come arrivare in porta, ma deve anche ricordarsi di fare la stessa corsa, al contrario».

PERCORSO – Deschamps, che è soddisfatto per il cammino ai Mondiali in Brasile ed è carico in vista degli Europei in casa, ha parlato poi di altri due francesi: «Mexes ha già dato, l’importante è che giochi. Come Rami. Ne posso prendere solo 23, quelli del Mondiale hanno fatto e fanno ancora bene. Poi, mi informo». A deludere piuttosto in Brasile è stata l’Italia, che ora cerca di rilanciarsi con Antonio Conte in panchina: «Dopo la vittoria con l’Inghilterra pensavo potesse passare facilmente il turno. Conte? Ha riportato in auge la difesa a tre, ma in chiave offensiva. Dipende dai giocatori che hai a disposizione. Pirlo? Ha voglia ed esperienza. Non puoi farne a meno. Verratti è un ottimo giocatore, crescerà e ha altre caratteristiche».

SERIE A – Il ct della Francia ha poi parlato del campionato italiano: «Finora la Juve è stata superiore sfruttando anche la continuità del lavoro fatto finora. Garcia? Con la Roma fa un buon lavoro, ma adesso deve gestire anche la Champions League. Mi pare l’avversario principale della Juve. Ritorno Mancini all’Inter? È positivo anche per il calcio italiano». Ma Deschamps ha anche tirato le orecchie alla Juventus per lo scarso impiego di Coman: «L’esperienza Juve è positiva, ma ad un certo punto deve anche avere la possibilità di giocare, e gioca poco».

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