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Derby di Roma, allarme antisemitismo: «Basta iniziative di facciata»

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Immagini antisemite prima del derby della Roma, la denuncia dell’Assessore alla Memoria della comunità ebraica romana

A pochi giorni dal calcio d’inizio del Derby tra Roma e Lazio è allarme antisemitismo: alcuni tifosi giallorossi hanno tappezzato il quartiere di Portonaccio di adesivi raffiguranti Hitler e Mussolini in maglia romanista ad Auschwitz ai lati del personaggio di Mr Enrich, il simbolo degli ultras della Lazio, che nell’immagine indossa la divisa a righe dei deportati. A questo riguardo ne ha parlato Daniele Massimo Regard, assessore alla Memoria della comunità ebraica romana, alla trasmissione ‘Gli Inascoltabili’ su Radio Roma Sound. Di seguito le sue parole.

«Credo si debba prendere coscienza di quello che sta succedendo e non ridurlo a un piccolo evento dove ci sono quattro imbecilli. Da anni all’interno delle tifoserie ci sono gruppi che agiscono in questo modo. Il problema non è la tifoseria in sé, il problema è la reazione: ci deve essere una reazione forte.

Ci deve essere una reazione forte da parte delle squadre non perché abbiano delle colpe, ma perché la parte educativa, conoscitiva, rispetto a quello che è stato il passato, è una cosa che va fatta a tappeto. Una maglietta o l’iniziativa mezz’ora prima della partita, sono cose di facciata che non bastano più.

Sebbene io sia tifoso romanista non si può fare una distinzione, non è bravo il romanista e cattivo il laziale o il contrario. C’è un problema trasversale all’interno di molte tifoserie, non è una questione di tifo, ma di rispetto e di educazione. Fermate la partita, fermate il calcio, fermate l’intrattenimento, vedrete che nel momento in cui il tifoso che non ha fatto niente sarà lui il primo a ribellarsi perché interrompe anche il suo diritto di godere del calcio. Bisogna fare misure un po’ più forti, più drastiche, altrimenti passerà tutto come un ‘vabbè faranno qualche articolo di giornale’ e poi finisce lì».

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