2015

Del Piero: «Juventus straordinaria, Inzaghi invecchiato»

Pubblicato

su

L’attaccante alla vigilia della sfida Juventus-Milan

Deve spostare le lancette indietro nel tempo fino al 1994 Alessandro Del Piero per rievocare il suo primo Juventus-Milan. Una giornata speciale per l’ex capitano della Juventus, che prima della partita fu salutato telefonicamente dall’Avvocato Agnelli. Alla vigilia del big match, che qualche connotato rispetto al passato certamente lo ha perso per il calo rossonero, Del Piero ha parlato dei rossoneri: «Sarebbe stato bellissimo fare coppia con Van Basten, per la classe che aveva e il modo in cui interpretava il ruolo di centravanti. Milan stella polare in passato? C’era in ognuno la netta consapevolezza che quel Milan avesse cambiato il calcio. La squadra era cortissima, organizzatissima. Aveva una forza straordinaria. I tre olandesi sembravano adulti contro bambini», ha dichiarato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della rivalità sportiva con i rossoneri e di quella più velenosa con l’Inter, che invece «è diventata competitiva solo in certi anni».

RETROSCENA – Non mancano i retroscena, come gli inviti di Silvio Berlusconi a trasferirsi al Milan o i messaggi di Adriano Galliani: «Nel ‘92, prima del mio passaggio alla Juve. Ma Agradi, d.s. del Padova, chiese molti soldi e si inserì la Juve. Pero a Berlusconi dico una cosa: adesso sono free agent, se mi vuole ancora sono qui… Scherzi a parte, sono felice della sua stima. Per il calcio e per il Milan, Berlusconi è stato importantissimo. Ha scelto le persone giuste insieme al suo staff e ha trasmesso una mentalità innovativa. Telegramma Galliani quando vinsi classifica cannonieri nel 2008? Si, fu un gesto molto carino e sportivo. Mi piace sottolinearlo. Quando il principale avversario ti rende onore, trionfano i valori dello sport. Sarebbe bello vedere certe cose più spesso».

TALENTO – Del Piero, che ha evidenziato la tradizione spiccatamente italiana dei bianconeri e quella tipicamente europea dei rossoneri, ha parlato poi di Paul Pogba, escludendo un rimpianto per non aver giocato insieme: «Intanto ribadisco che sono free agent: anche per la Juve… Se vogliono… Al di là delle battute, a Sydney l’estate scorsa ho giocato contro Paul: mi ha lasciato una bella sensazione di potenza e tecnica abbinata. Ma non ho rimpianti. Il tifoso non rinuncia ai suoi campioni, quindi terrei Pogba. Anche perchè è bravo, si comporta bene e quindi ci si affeziona a lui. E poi le due situazioni sono imparagonabili: adesso sarebbe più difficile reinvestire 100 milioni con la stessa efficacia con la quale fu sostituito Zizou, che in quel momento era il più forte del mondo».

CAMPIONATO – Inevitabile poi il riferimento alla corsa scudetto: «La continuità di risultati e la costanza della Juve stanno facendo la differenza. Leggo critiche alla Roma, ma la realtà è che la Juve sta facendo un altro campionato straordinario. Totti? Francesco segna e gioca bene: cosa vogliamo dirgli? Il problema non è lui, ma le aspettative di chi arriva. Destro a me piace, e molto interessante. Credo che avrebbe avuto le sue chance». E poi su Filippo Inzaghi, suo ex compagno di squadra ora alla guida del Milan:  «Un filo invecchiato. Ma è normale: in Italia è complicato fare gli allenatori. Non è semplice, soprattutto al Milan che ha esigenze di vincere. La squadra rossonera è in ricostruzione, come l’Inter: pero fa scalpore vederli lontano in classifica».

EUROPA E FUTURO – Infine, Del Piero si dice ottimista per il cammino europeo della Juventus  e conclude parlando del suo futuro:  «In casa la Juve può battere chiunque. Non conosco bene Allegri, ma penso che possa dare qualcosa in più proprio in Europa. Futuro? Sto valutando alcune proposte sia calcistiche sia extra. Ci vorrà qualche settimana. Ma se arrivassero una proposta convincente e una soluzione ideale, giocherei un altro anno».

Exit mobile version