Europei

Del Piero: «L’Italia può puntare alle semifinali. Su Conte, Pirlo e Donnarumma…»

Pubblicato

su

Alex Del Piero ha parlato della Nazionale azzurra in vista di Euro 2020. Le parole dell’ex giocatore bianconero e azzurro

Sulle pagine del Corriere della SeraAlex Del Piero ha parlato della Nazionale azzurra in vista di Euro 2020. Le sue parole sull’Italia.

EURO 2020 – «In prima fila secondo me ce n’è una sola, la Francia. Se si guarda la formazione titolare, pare una selezione “all star”. Dietro metto due incompiute, finora, di talento, alla ricerca del primo successo: Belgio e Inghilterra».

ITALIA – «Dipende da come si comporrà il tabellone, perché in un torneo come questo conta parecchio. Comunque credo che puntare alla final four a Londra sia un obiettivo possibile».

NAZIONALE – «La Nazionale mi piace perché crede in quello che fa, prima di tutto. È un vero gruppo, tirano tutti dalla stessa parte, sanno che nessuno è una stella che può togliere gli altri dai guai e portarli alla vittoria: per arrivarci devono farlo insieme. Le grandi Nazionali di cui ho fatto parte avevano queste caratteristiche».

VITTORIE – «È vero che l’Italia ha sempre vinto quando aveva intorno critiche e perplessità, basti pensare all’82’ o al 2006, però il punto non è tanto l’ambiente intorno ma quello che c’è dentro la squadra. E mi pare che tra gli azzurri ci sia ciò che serve per puntare in alto».

PROTAGONISTA – «Spero non ci sia. Questa è una Nazionale che deve vincere da squadra, come noi nel 2006. Non vedo il Paolo Rossi dell’82’, anche se mi auguro che qualcuno oggi possa rivivere quel sogno. Vedo tanti giocatori importanti, ben più dell’undici titolare».

PIRLO – «Parlare di colpe non mi pare giusto per Andrea e a dire il vero per qualsiasi allenatore, non esiste una stagione al di sotto delle attese da imputare ad un solo componente. Non parlerei di difficoltà di Pirlo, parlerei di difficoltà della Juve».

RONALDO – «Il punto è se un giocatore rende oppure uno, se è funzionale alla squadra oppure no. Penso che CR7 sia entrato in una fase della carriera in cui non può più fare le stesse cose di dieci o anche cinque anni fa e che debba riprogrammassi in funzione delle sue attuali potenzialità, che sono ancora elevatissime. Ci vorrà un chiarimento con Allegri e la società se si vorrà continuare insieme».

DYBALA – «Lo farei sentire importante. Gli farei sentire la fiducia, ovviamente se questa fiducia c’è, e questo non lo possiamo ancora sapere».

CONTE – «Stimo Antonio e rispetto le sue scelte, si è sempre assunto la piena responsabilità. Non è uno che scappa, è uno che vuole imporre certe condizioni, prendere o lasciare. E poi non credo che ritenga le squadre inadeguate, piuttosto penso abbia avuto problemi con le società e i loro piani».

DONNARUMMA – «Non posso dare un giudizio perché per me la Juve era un valore, i suoi tifosi lo erano e lo sono, superiore a tutto il resto. Non è obbligatorio che sia così per tutti, lo dico senza voler esprimere alcun parere negativo su chi non la pensa così, tanto meno su Donnarumma».

Exit mobile version