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De Siervo: «Pirateria? Chi non paga danneggia il suo club»

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Le parole di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, sul fenomeno della pirateria in Italia

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, ha parlato del Social Football Summit di Roma.

LE PAROLE – «Abbiamo iniziato questa crociata contro i pirati digitali 4 anni fa. Anche in Parlamento è stata approvata una legge all’unanimità, l’Agcom ha preso a cuore questo elemento decisivo non soltanto per il calcio ma per tutto il settore sportivo. La diffusione digitale consente di delinquere in maniera tranquilla, senza avere la piena percezione di compiere un atto criminale. Pensare di non pagare per vedere il calcio significa danneggiare la squadra che si decide di tifare. Quando parliamo di un danno di oltre 300 milioni, significa che squadre del calibro di Roma e Lazio devono rinunciare almeno a uno o due campioni a stagione. Dobbiamo prenderne consapevolezza, siamo in un punto di svolta e la legge ha individuato un percorso molto chiaramente. Esiste una piattaforma tecnologica messa a disposizione dall’Autorità Agcom, stiamo aspettando che entri in azione: consentirà entro 30 minuti di bloccare l’evento pirata. Questo per noi è decisivo: se vogliamo che il nostro calcio torni a essere protagonista come l’anno scorso in Europa, dobbiamo sapere che avverrà solo con investimenti mirati. Per colpa della pirateria poi si perdono posti di lavoro. O peggio penso a film o produzioni televisione che non si fanno proprio. Noi che siamo tutti professionisti, dobbiamo capire che se non risolviamo questo fenomeno della pirateria questo settore sarà più povero. Siamo arrivati a un punto di sintesi. Abbiamo finalmente una legge all’avanguardia, un’autorità che ha un ruolo attivo. Dobbiamo cercare di intervenire in tempi rapidi, dopo un’ora e mezza la partita finisce. Rivendichiamo che il tanto bistrattato calcio sta sostenendo una battaglia epocale».

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