2014
De Sanctis: «Con la Juve mai ad armi pari»
Il portiere della Roma contro la Juventus e la classe dirigente
DE SANCTIS ROMA JUVENTUS – Continuano a impazzare le polemiche tra Roma e Juventus a quasi due settimane di distanza dalla sfida Scudetto dello Juventus Stadium vinta tre a due dai bianconeri. Assente allora, Morgan De Sanctis della Roma è comunque imbufalito e oggi ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport un’intervista senza peli sulla lingua, attaccando il calcio italiano e la classe dirigente. Di seguito trovate un estratto delle dichiarazioni rilasciate da Morgan De Sanctis.
SCHIETTO E DIRETTO – «Con la Juventus si fa fatica a perdere così, si ha la sensazione di non giocare ad armi pari per questo Totti ha fatto bene a parlare. Mi ha ricordato la Supercoppa Juve – Napoli, altra pagina non bella del nostro calcio. I giocatori della Juventus sbagliano a sentirsi perseguitati, purtroppo però in Italia il potente ha sempre ragione e gli si può concedere di tutto. Se l’arbitro è indeciso loro mandano cinque giocatori a protestare, è tutto studiato. Buffon? Ha vinto tanto, posso insegnargli come si perde ma un giorno spero di potergli insegnare pure come si vince. Comunque lo Scudetto va alla squadra più forte e a Torino ci siamo dimostrati migliori».
DURO DE SANCTIS – Dure le parole di De Sanctis dunque contro la Juventus e la classe arbitrale. Il portiere della Roma ne ha anche per Carlo Tavecchio e l’attuale dirigenza FIGC, che ricorda di non aver sostenuto, preferendo anche in qualità di consigliere federale, la controparte di Albertini. A proposito di temi scottati si è poi passati a parlare di doping e omosessualità: sul primo argomento De Sanctis ha detto che le denunce sono ben accette (vedi caso Zeman), mentre sul secondo aspetto ha dichiarato di non conoscere persone che hanno fatto coming out visto che il calcio è un ambiente omofobo.