2017

De Rossi: «Meritavamo il pareggio con la Juve. Ecco cosa penso di DiFra»

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Daniele De Rossi fa il punto sulla stagione della Roma in una lunga intervista a Sky Sport

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport 24. Si è parlato della recente sfida con la Juventus: «Loro sono fortissimi, se vincono da 6 anni di seguito significa che sono più forti. Basti pensare ai nomi che avevano in panchina, non che i nostri siano scarsi, ma si capisce che hanno una rosa importantissima. Noi abbiamo fatto la nostra partita, meno nel primo tempo ma molto meglio nella ripresa. Ci sta di soffrire la Juve, credo che il pareggio non sarebbe stato assurdo o rubato. Poteva portarci a vedere questo inizio di anno in maniera diversa». Eppure la Roma ha avuto le sue occasioni: «Benatia poi passa la palla a Schick alla fine e sembra arrendevole in quel momento, lui è un amico ed è fortissimo, l’ha dimostrato. Anche nell’occasione di Florenzi c’è stata una loro indecisione. Possiamo leggere in tanti modi queste occasioni, solo che non le abbiamo sfruttate sia perché siamo stati meno bravi sia perché c’è stata sfortuna, anche Szczesny è stato bravo su Schick. Benatia è stato cattivo, noi meno ma farne un discorso di mentalità è sempre legato al risultato finale».

L’impatto di Di Francesco su la Roma: «Potrei parlare semplicemente dei punti, l’altro anno avevamo un allenatore magnifico e abbiamo fatto un campionato eccezionale, guardando la classifica potremmo aver fatto più punti al giro di boa considerando anche il maledetto recupero. Questo potrebbe mettere tutti a tacere, poi sta dando un’impronta facilmente riconoscibile: aggredire tutti, che sia la Juve o il Sassuolo, non ti rende prevedibile questo. Lui ci fa lavorare su certe pressioni, da questo punto di vista stiamo ottenendo tanto e anche sulla solidità difensiva». Sulla lotta scudetto: «Sono due anni che dico che il Napoli è accreditato per vincere, mi piace come giocano. La Juve è sempre lì, dobbiamo per forza ripartire da quella partita. Un passo dietro metto noi, il campionato poi è lungo e ci sono tanti scontri diretti. Nulla è deciso ma dobbiamo stare calmi nel fare proclami dopo qualche vittoria consecutiva, dobbiamo giocarcela con tante squadre. Questo va anche a periodo, se parlavamo due settimane fa mettevamo l’Inter prima del Napoli. Abbiamo perso qualche punto ma ora ci sono partite da vincere per riavvicinarci alle squadre davanti». Sul VAR e sull’episodio con Lapadula: «Ho parlato di questo strumento, non è ancora perfetto, non mi riferisco a quell’episodio chiaramente. Negli anni ci darà soddisfazione e tranquillità nell’accettare decisioni per non creare disagi dopo. Nel football americano è tutto riconosciuto ed è diventata una cosa automatica, si sanno che le scelte prese sono corrette. Ogni tanto qualche decisione è dubbia, ci vorrà tempo. Leverà quasi sicuramente tutti i dubbi in gara».

Sulla Nazionale: «Sono state dette tante cose attorno all’ultima partita, anche sul fatto che mi sono rifiutato di entrare, non è mai successo. Ho parlato di quell’episodio, è uno scambio che succede centinaia di volte. C’è stato un momento di grosso nervosismo, la cosa era delicata e la qualificazione importante. Eravamo convinti di raggiungerla, ma c’è stato qualcosa che dagli spogliatoi non dovrebbe uscire. Alciato ha raccontato la situazione, ma sono situazioni di cui non ci piace parlare. Non è giusto far uscire queste cose, c’è stato grosso nervosismo e credo fosse comprensibile. Era un momento delicato, pensavamo di uscire ma non ci siamo riusciti. Io potevo fare meglio, se penso di non giocare il mondiale per una riunione turbolenta parto da un presupposto sbagliato. Avrei potuto fare meglio nella gara che ho giocato e questo vale per tutti quanti».

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