Calciomercato
Mancini: «Era tutto fatto per De Rossi al Manchester City, poi lui rifiutò all’ultimo»
Il retroscena svelato oggi dal c. t. dell’Italia Roberto Mancini sul mancato approdo del capitano della Roma Daniele De Rossi al Manchester City qualche anno fa
Roberto Mancini e Daniele De Rossi non avranno probabilmente mai l’occasione di lavorare insieme nemmeno adesso che il primo è diventato commissario tecnico dell’Italia. Il centrocampista giallorosso infatti ha annunciato mesi fa il ritiro dalla Nazionale e non pare esserci spazio per ripensamenti. Un piccolo rimpianto per il Mancio che, sin dall’inizio della sua carriera di allenatore, ha sempre provato a rincorrere il capitano romanista, arrivando molto vicino a raggiungerlo in almeno un’occasione, quando era alla guida del Manchester City. «Ci siamo visti a Roma tutta una notte a parlare: era tutto fatto, ma è saltata all’ultimo – ha raccontato Mancini oggi a Il Messaggero – . Mi ha chiamato e mi ha detto: “Non je la faccio”. Ci rimasi male, mi arrabbiai. È passato tanto tempo, Daniele era nel pieno della carriera, si sarebbe divertito. Lo ritenevo fondamentale».
Il futuro del centrocampo azzurro però continuerà a parlare giallorosso con Nicolò Zaniolo, erede spirituale di De Rossi nel club e nella Nazionale: «Sono c. t. da maggio. Mi sono andato subito a vedere l’Europero Under 19. È lì che ho avuto la possibilità di seguire Nicolò, prima non lo conoscevo affatto – ha spiegato Mancini, parlando ancora delle caratteristiche tecniche della stellina della Roma – . In questi mesi è cresciuto anche troppo, almeno mediaticamente. Con i giovani bisogna avere pazienza, perché gli alti e bassi sono normali. Per me Zaniolo è una mezzala. In quella posizione mi è piaciuto all’Europeo. A 19 anni, pur di giocare, accetti qualsiasi ruolo. Intanto aumenti il minutaggio e in un grande club. Oggi ho Jorginho e Marco Verratti come riferimenti per il centrocampo. A loro poi posso aggiungere Zaniolo o Nicolò Barella».