2012

De Rossi in difesa, soluzione che non convince

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Nata come una situazione di piena emergenza nella Roma che fu di Luis Enrique, De Rossi al centro della difesa può diventare realtà anche nell’esordio italiano al Campionato europeo del 2012, complici l’assenza di Barzagli per infortunio ed il passaggio alla difesa a tre optato dal ct Prandelli in seguito alla disfatta di Zurigo contro la Russia. E’ una soluzione convincente? Tanti i motivi per sostenere il contrario.

CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE – “Al 99.9% giocherò in difesa contro la Spagna, mi sono adattato anche con la maglia della Roma e sicuramente posso farlo anche qui”. Dal primo stralcio della conferenza pre-gara di Daniele De Rossi si evince come sia una soluzione piuttosto invisa al centrocampista di Ostia, che in quanto tale ha un passo ed un senso della posizione da mediano puro, assolutamente diverso dall’interpretazione del ruolo propria ad un difensore. Già nelle esibizioni con la Roma aveva palesato una scarsa attitudine alla marcatura di attaccanti veloci o abili nel gioco aereo: questione di dna, De Rossi è un gran centrocampista e tra i migliori calciatori nel suo ruolo, ma spostato venti metri indietro perde le coordinate. Lapidario Zeman – nella conferenza di presentazione da nuovo tecnico della Roma – in risposta ad una domanda in merito: “Per me è un mediano e lo utilizzerò soltanto da tale”. Anche Fabio Capello ha lasciato intendere trattasi di una soluzione che non lo convince in pieno.

DIFESA A TRE – Circostanza che lascia ulteriori dubbi considerando che il capitan futuro della Roma non è mai stato impiegato in una difesa a tre: la sensazione forte è che sia un esperimento troppo rischioso in una partita di tale valore e contro la nazionale più accreditata del panorama mondiale. “Non sarò soltanto un difensore puro, ma agirò da collante tra difesa e centrocampo”, ha proseguito De Rossi, indicando quindi un ruolo più da regista arretrato – appena avanti alla linea dei centrali – così come si trasformava la Roma di Luis Enrique in fase di possesso palla. La riflessione nasce spontanea: senza ergersi a commissario tecnico in una nazione di commissari tecnici, sarebbe stato – ammesso che non lo sia – forse più opportuno approcciarsi ad una gara così importante ed in un momento tanto delicato con l’impianto tattico più conosciuto e consono ad una squadra che ha ben fatto nel girone di qualificazione ad Euro 2012 terminandolo da imbattuta e con sole due reti al passivo. La difesa a quattro.

LA FORMAZIONE – Ammesso che l’indicazione tattica emersa dalle dichiarazioni di De Rossi non rappresenti un bluff e che quindi sarà concretamente 3-5-2, con il centrale di Ostia agiranno Chiellini e Bonucci. Nel terzetto centrale di centrocampo sarà Thiago Motta a prendere il posto del romanista, con Pirlo al centro e Marchisio da intermedio destro; Maggio sulla fascia destra nel ruolo che svolge alla perfezione nel Napoli, a sinistra il ballottaggio è tra Balzaretti e Giaccherini, con il palermitano favorito. Non è da escludere la conferma del 4-3-1-2, con De Rossi che tornerebbe nel suo ruolo naturale: ecco quindi che – da esterno basso puro – Abate potrebbe scalzare Maggio e Montolivo tornare ad agire da trequartista ibrido, con l’esclusione di T.Motta. In entrambi i casi, la coppia d’attacco iniziale sarà formata da Cassano e Balotelli: le scommesse di Cesare Prandelli, con Di Natale, Giovinco e Borini pronti a subentrare a partita in corso e rivelarsi le carte a sorpresa del tecnico di Orzinuovi.

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