De Laurentiis ai tifosi del Napoli: «Voglio chiedervi scusa» - Calcio News 24
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2017

De Laurentiis ai tifosi del Napoli: «Voglio chiedervi scusa»

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Presente alla mostra “Il Napoli nel mito-storie, campione e trofei mai visti”, il Presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni dei giornalisti, affrontando diversi temi

Aurelio De Laurentiis in occasione della mostra “Il Napoli nel mito-storie, campioni e trofei mai visti” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: «Ho rispetto per la storia del Napoli, ecco perché all’inizio fu chiamato Napoli Soccer, per creare un qualcosa di diverso. Era assurdo giocare in C e purtroppo ci siamo stati per due anni, prima di riprendere la vecchia denominazione. Se non avessi avuto a cuore il Napoli, l’avrei anche potuto chiamare Campania, ma la nostra società ha sempre avuto uno sguardo al futuro, agendo in maniera autonoma fuori dal coro. Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto certi standard, senza dover mai chiedere scusa a nessuno, però il calcio cambia ed è molto difficile confrontarsi con certe realtà europee. Siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi che stiamo nell’industria del pallone. Qui sono venuti giocatori come Quagliarella, Lavezzi, Cavani, Higuain, Mertens, Insigne e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo scritto molte pagine di storia in 10 anni. Non siamo riusciti a vincere lo Scudetto e chiedo scusa, ma io non gioco e vorrei farlo segnando tanti gol».

Il Presidente partenopeo continua: «A chi chiede chi compro, rispondo che non voglio comprare per far stare in panchina. Adesso con i recuperi di Milik e Ghoulam, l’arrivo di Inglese, dobbiamo stare attenti. Non vedete quanto è cresciuto Mario Rui? E lo stesso vale per Ounas, che piace molto al mister. Se giocasse dall’inizio non pensate che possa migliorare grazie ad un maestro come Sarri? C’è bisogno di maturità, basta con il solito “Cacc e sord”, ne abbiamo tirati fuori tanti e continueremo a farlo, ma con intelligenza. Voglio vedere come cambia questo calcio con le nuove forze mondiali e il nostro bilancio deve essere in ordine. Comprare è un gioco da ragazzi, col cinema l’ho fatto per anni, ma far risultati è diverso da comprare. Non voglio dare mazzate ai tifosi, i risultati dipendono da tanti fattori. Anche gli allenatori per esempio: ho portato Reja in A, poi Mazzarri ha fatto grandi cose. Anche Benitez ha avuto anni considerevoli. Quando presi Sarri mi misero gli striscioni in strada dicendo che lui è il protagonista. Io gli cedo volentieri lo spazio, lui è il registra che ho scelto per fare il film più bello per i tifosi. Voglio chiedere scusa ai tifosi se non riesco a farvi felici, ma provo a farlo. Siete voi il mio unico gol. Scudetto o Champions? Non voglio rinunciare a nulla, sognare è bello. E’ brutto quando non sogni».

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