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De Laurentiis jr rincara la dose: «Bari ha un marchio, non è il Frosinone»

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De Laurentiis jr rincara la dose. Dopo le parole di Aurelio, nuova stoccata nei confronti del Frosinone. Le ultimissime

Non si placano le polemiche per le dichiarazioni rilasciate da Aurelio De Laurentiis al New York Times. Il presidente del Napoli ha parlato del calcio italiano e ha criticato Lega e Figc, usando l’esempio del Frosinone: «Club come il Frosinone non at­tirano fan, né interessi, né emittenti nel campionato. Ar­rivano, non cercano di compe­tere e tornano indietro, meriterebbero una multa» il sunto delle parole del numero uno azzurro. Stirpe ha risposto, dichiarando di non voler prendere lezioni da chi non ha vinto niente. Ma arrivano nuove dichiarazioni dall’America, a firma De Laurentiis jr.

Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio e presidente del Bari, è stato intervistato, insieme al padre, dal NYT, e ha parlato della sua avventura pugliese, criticando apertamente il Frosinone: «Siamo ripartiti da zero. Dovevamo creare il marchio, iniziando con un nuovo stemma, e poi fare tutto il necessario per una squadra: dalle maglie agli abbonamenti passando per gli sponsor, il sito ufficiale e i social media. Bari ha un grande appeal e lo testimonia l’accordo con Dazn che rende Bari l’unica squadra di Serie D trasmessa a livello nazionale. Bari ha giocato in A, ha grandi ex, ha un marchio riconoscibile, non è Frosinone».


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