2016

de Boer: «Non cambio filosofia. Domani dobbiamo vincere»

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Frank de Boer, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara interna con il Cagliari. Ecco le sue dichiarazioni

Frank de Boer, allenatore dell’Inter, ha affrontato numerosi temi nel corso della consueta conferenza stampa di vigilia. Domani i nerazzurri scenderanno in campo a San Siro per affrontare il Cagliari e il tecnico sa bene che non può fallire: «Noi vorremmo vincere sempre ma sappiamo anche che dobbiamo migliorare. Difficoltà con le piccole? Quando l’Inter incontra squadre cosiddette piccole ha più difficoltà, lo so, e dobbiamo cambiare questo trend. Squadre come i rossoblù giocano molto chiuse ma bisogna avere pazienza per sbloccare la gara mentre quando si gioca con squadre come la Juventus la gara è più aperta. I sudamericani? Stanno bene. Dobbiamo cercare anche di migliorare l’approccio. Ne abbiamo parlato con lo staff e abbiamo analizzato tutto. Quando riusciremo a non avere pause faremo dei passi avanti».

IL COMMENTO – Prosegue de Boer: «Cambi in vista dell’Europa League? Quella con il Southampton sarà una gara da vincere a tutti i cosi. I giocatori sono pronti per giocare più gare in pochi giorni. Quando costruiamo l’azione dalla difesa, non bisogna perdere palla in modo banale se no si fa difficile. Facciamo ancora troppi errori. Perisic e Icardi sempre in campo? Per me non è un problema se i giocatori stanno bene, possono giocare, tutto dipenderà dalla condizione. Se la mia filosofia sarà vincente in Italia? Roma e Napoli hanno il proprio stile di gioco e non lo cambiano. Non abbiamo cambiato nemmeno contro la Juventus, perché dovremmo fare delle modifiche contro le altre? Non penso sia utile adattarsi all’avversario, voglio che sia sempre l’Inter a fare il gioco, che ci sia di fronte la Juventus o il Cagliari. Quella di domani è una gara da vincere perché dobbiamo rimanere attaccati al gruppo di testa. Gabigol? Sarà convocato. Subiamo troppo? Contro la Roma abbiamo subito un gol nato da un’occasione che, inizialmente, non era pericolosa. Dobbiamo vincere i duelli e stare corti, compatti».

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