2018

Davide Astori è morto, e noi non ci credevamo…

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Perché alla morte di Davide Astori no, un senso non si può trovare

Lo shock dopo la morte di Davide Astori è ancora vivo. Perché quando lo abbiamo saputo non ci credevamo. Noi che pregustavamo una giornata da emozioni forti, il normale prolungamento del bel sabato di calcio che c’eravamo appena messi alle spalle. E poi la doccia fredda: un amico che ti chiama mentre stai per metterti a tavola, «oh, è morto Astori».

Ma come è morto Astori? Ma che dici? E poi però pensi subito che il tuo amico sarà pure stupido, avrà pure il debole per gli scherzi dal dubbio gusto, ma Astori non gli ha fatto nulla, fino a questo non c’arriva. Così per un attimo ti passa un brivido sulla schiena, hai la pelle d’oca a pensare che davvero in questa vita non c’è nulla di scontato. E poi corri subito al pc, digiti Astori su Google e vedi che è pieno, così pieno da non poter essere nemmeno la classica bufala che corre su Facebook.

Poi torni al telefono, con tua mamma che magari ti guarda un po’ stranita, non capisce neanche cos’è successo. E se le dici «è morto Astori» fa una faccia piatta, non capisce che è come ti fosse morto un fratello, un ragazzo della tua tribù. Perché Davide era uno dei nostri, solo questo. Noi non ci credevamo che fosse morto…

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