Davide Ancelotti: «Patite voci su nepotismo, poi ho vinto io. Al Bayern la svolta» - Calcio News 24
Connect with us

Calcio Estero

Davide Ancelotti: «Patite voci su nepotismo, poi ho vinto io. Al Bayern la svolta»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

Davide Ancelotti

Il vice-allenatore del Real Madrid Davide Ancelotti ha raccontato la sua esperienza sul campo insieme al padre Carlo

Davide Ancelotti, vice-allenatore del Real Madrid, si è raccontato in una intervista a Il Giornale.

ALLENATORE E NON CALCIATORE – ««ono andato a Borgomanero, volevo misurarmi con un club semiprofessionistico e mi sono reso conto che non avrei potuto fare molto di più. Allora ho scelto di restare nel calcio e di cambiare strada, di studiare».

PSG – «Ho cominciato proprio a Parigi come uno dei preparatori del settore giovanile e anche in quella occasione ho sempre mostrato una certa curiosità: per convincermi ad adottare certi criteri di allenamento, dovevano spiegarmene la ragione. Sono sempre stato molto curioso di capire, di controllare perché il mio settore specifico è la preparazione fisica. E qui imparare il mestiere è fondamentale».

REAL MADRID – «Ho cominciato a salire il primo grande scalino. C’erano da gestire grandi e titolati campioni come Sergio Ramos, Cristiano Ronaldo, avevo soltanto 23 anni e bisognava risultare convincente per ottenere il loro gradimento. Ricordo un episodio che considero l’inizio di tutto. Dopo qualche giorno di lavoro, mi prende da parte Casillas, il portiere, e mi fa: Davide a fine allenamento andiamo in palestra a fare un supplemento di lavoro. Ho capito che mi stava sottoponendo a un test, un vero e proprio esame. All’inizio ero un po’ agitato, poi mi sono sciolto. Gli ho spiegato quali esercizi erano utili per la sua struttura fisica e per il suo ruolo di portiere e lui ha eseguito senza battere ciglio. È stata la promozione sul campo!».

BAYERN MONACO – «La svolta è avvenuta in Germania, al Bayern. Qui, innanzitutto, sono partito col piede giusto. E cioè con la conoscenza della lingua: è stato utilissimo specie nelle prime settimane di lavoro. Durante la stagione, il primo assistente, Clements, che ha lavorato con Carlo al Psg e al Chelsea, è tornato in Inghilterra a gennaio e a quel punto si è liberato il posto. A sorpresa sono diventato io il suo primo assistente e questo attestato di grande fiducia mi ha dato una carica straordinaria».

ACCUSE DI NEPOTISMO – «Ho sentito parlare di nepotismo. All’inizio un po’ ho patito poi ho fatto una riflessione. Se così fosse dovrebbero parlarne sempre, sia quando si vince che quando si perde. E invece, soprattutto a Napoli, il primo anno, coinciso con un campionato di ottimo valore, nessuno ha aperto bocca. I primi veleni sono spuntati durante il secondo in coincidenza di risultati deludenti. E qui mi son fatto una ragione: se funziona così, vuol dire che è solo un pretesto».

SEGRETI REAL – «Non ce ne sono, non vorrei deludere ma è così. È una storia che nasce innanzitutto da un pronostico di segno contrario: non eravamo i favoriti, un po’ come è successo al Milan. Poi dall’unione del gruppo. Avevamo il vantaggio di conoscere alla perfezione tutti, dal grande campione al magazziniere e questo fa la differenza, accorcia i tempi. Poi ha inciso l’attaccamento morboso a Carlo».

FUTURO PAPA’ CARLO – «Quando accadrà mi lancerò nella mischia. Ho detto a Carlo: questo sarebbe il momento giusto per smettere, hai vinto i 5 campionati, hai collezionato la quarta Champions, non hai altri record da centrare. Ma come glielo dicevo, capivo che era tutto sbagliato. Perché, e questo è forse il suo unico segreto, a lui piace questo mestiere. E allora mi son detto: perché fermarlo?».

Calcio Estero

Ultime notizie Calcio Estero: tutte le novità del giorno provenienti da tutto il mondo

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

Ultime notizie Calcio Estero
Continue Reading

Calcio Estero

Osimhen, scoppia il caso in Turchia, un fotografo lo denuncia: «Mi ha aggredito e dato un pugno»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

Osimhen
Continue Reading