David Pizarro, 43 anni, è il doppio ex interrogato dal Corriere dello Sport per presentare Fiorentina-Inter

David Pizarro, 43 anni, è il doppio ex interrogato dal Corriere dello Sport per presentare Fiorentina-Inter, finale di Coppa Italia di domani sera. Tre stagioni in viola, una in nerazzurro, il metronomo cileno è anche uno specialista della competizione, vinta tre volte. Anche se continua a sentire il dolore per quella del 2014, che vide gli incidenti tra tifosi e l’uccisione di Ciro Esposito.

SPERANZA – «Se c’è una cosa che spero per la finale di quest’anno non è nemmeno il fatto che sia una bella gara. Mi basterebbe che la partita iniziasse all’orario prestabilito e che fuori dallo stadio non ci fossero fatti cruenti»

DOMNI GARA DIVERSA – «E me lo auguro. Anche perché voglio essere chiaro, non c’è alcun pronostico già scritto. É vero, l’Inter è in finale di Champions e fa paura ma la Fiorentina non vince un trofeo da troppo tempo e a questi livelli a fare la differenza è l’entusiasmo».

COME PUO’ LA FIORENTINA CREARE DIFFICOLTA’ – «Facendo quello che hanno sempre fatto: proponendo gioco. Il marchio di fabbrica di Italiano è chiaro: lui va su tutti i campi per vincere. E poi magari chissà, l’Inter potrebbe avere già in testa la finale di Champions».

TRE ITALIANE IN FINALI EUROPEE – «Francamente, per quella che da qualche anno è la valutazione che si fa del calcio italiano all’estero, sono un bel po’ stupito. Non so dire ora se si tratti o meno di un fuoco di paglia. Non me lo auguro, anzi spero che sia solo il primo step perché il vostro pallone torni a un certo livello».

SPALLETTI – «Rieccoci a Spalletti. Sono entusiasta per l’impresa che ha fatto. Quando vinci lo scudetto e non hai le strisce addosso devi per forza parlare così. A livello umano e professionale reputo Luciano un fuoriclasse: mi spiace che la sua avventura a Napoli sia già finita».