2015
Darmian, cuore Toro: «Felice di essere rimasto, ma a giugno vedremo»
Il laterale, dal ritiro dell’italia: «Conte? Un vincente nato»
«Il primo ringraziamento è sicuramente per il Torino: in questi quattro anni, il club non mi ha mai messo pressioni, lasciandomi crescere con tranquillità. Se oggi sono qui, in Nazionale, è anche per merito dei granata e sono convinto di aver fatto bene a restarci per un altro anno ancora». Matteo Darmian, fresco di premiazione di Pallone Azzurro (premio che va al miglior italiano dell’anno), è intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, dove ha commentato il grande exploit che lo ha visto protagonista nelle ultime due stagioni: «Non posso dimenticare anche il Milan, una società a cui resterò legato per sempre. Futuro? Adesso penso a fare bene con la Nazionale, poi tornerò a Torino per chiudere al meglio la stagione. Grande salto in una big? Non ci penso, vedremo».
VINCENTE – Dopo un Mondiale («E’ stato bello, ho cercato di vivere il momento con la massima serenità possibile») sotto la gestione Prandelli, la Nazionale è stata affidata a Conte: «Un vicnente – spiega Darmian – che ha portato le sue idee tecnico-tattiche. Cura ogni particolare, a livello fisico e mentale. Differenze con Ventura? Ci sono analogie, più che differenze. Preparano bene le partite e curano molto i particolari. Ventura mi ha fatto crescere tantissimo e con lui ho un rapporto speciale».
EUROPA – Una stagione più che positiva, con i quarti di finale in Europa League solo sfiorati: «Per noi è stato un sogno, non avevamo nulla da perdere e abbiamo dato il massimo. Siamo usciti a testa alta contro uno Zenit che punta alla vittoria della competizione. Le voci di mercato? Fanno piacere, ovviamente, ma ribadisco: non è il momento di parlarne. Penso a queste partite e poi valuteremo insieme alla società. Ma al Toro sto bene e sono convinto di aver fatto bene a restare».