2020

Danilo: «Voglio rispettare a pieno i due anni di contratto con la Juve. Su Pirlo…»

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Danilo ha parlato ai microfoni di Globoesporte.com: queste le parole del terzino della Juve e del Brasile

Danilo ha parlato ai microfoni di Globoesporte.com: queste le parole del terzino della Juve sul futuro e sulla stagione con i bianconeri.

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FUTURO – «Non credo che giocherò a calcio fino a tardi. Per giocare voglio essere fisicamente al meglio, ad un buon livello mentale. Alla fine, noi calciatori usciamo di casa a 13 anni, non è un dramma e non mi piace quando lo si drammatizza. Però sono tanti anni. Iniziano a parlare di te quando inizi coi professionisti, quando iniziano a parlarne i media, ma prima c’è un grande lavoro, ci sono le basi da costruire. Abbiamo il privilegio di poter vivere giocando a calcio, ma è anche una grande responsabilità, una pressione quotidiana, qualcosa che influenza la tua vita personale e ciò che ti circonda. Arriverà un momento in cui vorrò dedicarmi ad altro, godermi i miei figli, dedicarmi ai miei genitori e ai miei fratelli. Voglio giocare fino a quando sarò al meglio fisicamente, quando mi renderò contro di non esserlo, sarò il primo ad alzare le mani e ad intraprendere un altro cammino. Non mi pongo obiettivi a lungo termine, i Mondiali del 2022 sono ancora troppo lontani, preferisco gli obiettivi a breve termine, rende tutto più facile e leggero. Certo, il Mondiale è un obiettivo come lo sono i due anni di contratto con la Juventus, che voglio rispettare a pieno».

PIRLO E LA JUVE – «Alla Juve passo tanto tempo con Nedved, un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Ogni tanto ci sediamo, prendiamo un caffè e penso: “Sto parlando con Nedved”. Parliamo molto di calcio ed è importante avere accanto questo tipo di persone. Con Pirlo è stato molto bello, ha ancora un po’ di cose da calciatore, ma ha già una grande leadership. È importante per un allenatore conquistare il gruppo, non solo in termini di rispetto, ma anche che il gruppo segua le sue idee di calcio. Abbiamo avuto un inizio di lavoro molto promettente. L’altro giorno si è fermato a tirare qualche punizione, io sono stato il primo a sedermi a guardare. Per quello che ha fatto da calciatore bisogna ascoltarlo e guardare, è stato uno dei migliori».

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