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Inter, D’Ambrosio: terzino cuore e grinta col vizio del goal

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Con il gol di ieri il terzino destro dell’Inter ha realizzato la sua seconda rete stagionale: la dodicesima da quando è in nerazzurro

Ad inizio stagione il suo nome figura sempre tra le riserve, ma puntualmente durante il proseguo dell’annata Danilo D’Ambrosio, terzino destro classe ’88, riesce sempre a conquistarsi un posto da titolare nell’undici interista.  Negli anni sulla fascia destra dopo l’addio di Maicon si sono susseguiti i vari Jonathan, Montoya, Santon, Nagatomo, Ansaldi e Cancelo (non riscattato per i noti motivi legati al financial fair play), ma l’unico che ha sempre giocato è proprio il 33 nerazzurro. Da ormai cinque stagioni presidia con costanza la fascia destra del prato di San Siro e ogni allenatore passato per la panchina dell’Inter sembra non voler mai rinunciargli. Grazie anche ad una spiccata duttilità tattica che gli consente di poter ricoprire tutti i ruoli della difesa sia come terzino su entrambe le fasce, che da centrale di una difesa a quattro che terzo di destra di una difesa a tre.

D’Ambrosio ha sempre fatto della grinta e del cuore le sue caratteristiche principali, lasciando sul campo ad ogni partita tantissimi chilometri macinati, a discapito magari di quella qualità e raffinatezza tecnica che aveva Maicon o lo stesso Cancelo la passata stagione. Del resto anche lui stesso lo aveva ammesso dichiarando dopo un Chievo-Inter del 2016: «Non sono mica Maicon o Zanetti». Ma è proprio grazie alla sua grinta che sono arrivati i gol come quello realizzato alla Samp ieri o alla Fiorentina in questa stagione, gol frutto di una garra degna dei migliori Uruguagi e fame di attaccare la porta da bomber puro. Grinta e sacrificio proprio come chiede sempre Luciano Spalletti ai suoi giocatori ad ogni partita, motivo per il quale il tecnico sembra non voler mai rinunciare al 33.

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