2016

D’Agostino: «Sarei stato della Juve se ci fosse stato Marotta, e non Secco»

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Gaetano D’Agostino è stato uno degli ultimi registi del calcio italiano, corteggiato da Real Madrid e Juventus, ma senza mai giocarci

D’Agostino, ah come faceva girare la squadra D’Agostino. A molti appassionati verrà sicuramente in mente questo pensiero perchè l’ex Udinese di qualità ne aveva eccome. Ora ha appeso le scarpette al chiodo, come racconta alla redazione di Sky Sport: «Il segreto della mia Udinese era l’ossatura italiana, sono stati quattro anni in crescendo. Utilizzavamo il 3-4-3, poi il 4-3-3. Europa, Coppa Uefa, tanti bravi giocatori, ogni anno ne arrivava uno. Quagliarella, Asamoah Gyan, Handandovic, Pepe, Sanchez. Di Natale? Una bandiera amata da tutti. Era legatissimo alla città, un ambiente che ti lasciava lavorare».
D’AGO E FILO – Quello che gli è servito per costruire una bella carriera, ma che avrebbe potuto incontrare le strade di club più blasonati: «Il mio avvocato conserva ancora la copia del precontratto e pure i biglietti dell’aereo per Madrid. Meglio che non li veda. Sono circolate mille storie, ma ancora oggi non so cosa sia successo veramente. Juve? Oltre ai soldi l’Udinese voleva anche Giovinco e De Ceglie. Ci rimasi molto male, tuttora sono convinto che se ci fosse stato Marotta io sarei andato a Torino, ma all’epoca c’era Secco».

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