2013
Da Totti a Gervasoni, i top&flop della settima giornata di Serie A
SERIE A TOP FLOP TOTTI GERVASONI – Con i due posticipi di Torino e Roma si è chiusa la settima giornata di Serie A, l’ultima prima della pausa per le nazionali. Ecco i protagonisti, sia in positivo che in negativo, del turno appena trascorso.
TOP
FRANCESCO TOTTI – A 37 anni suonati continua a incantare le platee: sabato sera è toccato a quella di San Siro, prima colpita con la doppietta che ha chiuso il match e poi ammaliata dalla sua sontuosa giocata che ha dato il là al terzo gol giallorosso. Campione senza età: e anche Prandelli inizierà a seguirlo da più vicino in ottica Mondiale.
SEBASTIAN GIOVINCO – Quando meno te l’aspetti, ecco che spunta la Formica Atomica. Troppo spesso beccato dal pubblico di fede bianconera – che gli riconosce l’immenso talento, ma anche una certa superficialità, unita ad un’eccessiva voglia di ‘strafare’, quando scende in campo – Giovinco risponde con i fatti: dribbling ubriacante su Zapata e gol che spiana la strada alla squadra di Conte. Che sia un nuovo inizio? I tifosi non aspettano altro.
ITURBE – Il giocatore argentino è l’uomo copertina del Verona dei miracoli: veloce, tecnico e letale. Rappresenta la ciliegina sulla torta di una squadra che ha tutto per stupire: solida e concreta, Mandorlini può vantare un ottimo mix di giovani talenti – vedi proprio l’ex Porto e Jorginho – e vecchie volpi della massima serie – Toni su tutti. Per Iturbe un gol e un assist contro il Bologna, con tanto di ovazione dei suoi tifosi all’uscita dal campo: Verona ha trovato il suo nuovo idolo.
CASSANO – Finalmente FantAntonio! Dopo un avvio in sordina, il talento barese trascina il Parma – nonostante l’inferiorità numerica – alla vittoria contro il Sassuolo: per Cassano due assist e un gol. E tanti saluti a chi parlava già di avventura fallimentare con la maglia del Parma.
FLOP
GERVASONI – Riesce a scontentare tutti, il che non è affatto semplice. A fine primo tempo annulla un gol alla Sampdoria: con il recupero già terminato, consente a Palombo di calciare una punizione dal limite, annullando il tap in vincente di Pozzi dopo la parata di Padelli: decisionea dir poco strana. Poi, a pochi istanti dal termine della gara, completa la giornata da incubo concedendo un rigore inesistente – con tanto di cartellino giallo a Glik – ai padroni di casa.
MEXES – E’ l’emblema di questo – brutto – Milan: molto più impegnato a cercar di litigare con gli avversari che a difendere la porta di Abbiati. Nel primo tempo rifila un pugno a Chiellini a palla lontana: sarebbe stato rigore e cartellino rosso, ma l’arbitro e i suoi assistenti non vedono e lui se la cava. Nemmeno la svista arbitrale, però, riesce a farlo rinsavire: in cinque minuti si fa cacciare, stendendo prima Vidal e poi Giovinco con falli da frustrazione molto simili, e inguaiando i suoi compagni.
BOLOGNA – Il ko casalingo con il Verona fa sprofondare la compagine di Pioli. Penultimo posto a quota tre punti, 20 gol incassati in 7 giornate, soltanto uno meno del Sassuolo fanalino di coda e tifosi sempre più spazientiti: tra il 20 ottobre e il 17 novembre i rossoblù avranno 5 scontri diretti, con Sassuolo, Livorno, Cagliari, Chievo e Atalanta. Cinque gare da non sbagliare per nessun motivo al mondo. Nel caso contrario, tutto fa pensare ad una rivoluzione in casa bolognese, a partire dalla panchina…
SPINELLI&LIVORNO – In modo scherzoso potremmo dire che la colpa è tutta di Spinelli e dei suoi pronostici: «A Napoli vinceremo due a zero e Paulinho segnerà sicuramente» disse il numero uno amaranto a pochi giorni dal match. La squadra di Nicola, tuttavia, torna in Toscana con quattro gol sul groppone e una partita da dimenticare: primo gol incassato dopo quattro minuti su contropiede, un dato abbastanza significativo.