2013
Da Pepito Rossi a Buffon, i top&flop dell’ottava giornata di Serie A
SERIE A TOP FLOP – Con il roboante pareggio tra Torino e Inter si è chiusa l’ottava giornata della Serie A. Ecco i protagonisti, in poisitivo ed in negativo, del turno appena trascorso
TOP
GIUSEPPE ROSSI – Tre tocchi magici con cui distrugge il muro bianconero. Dopo un primo tempo da dimenticare, Pepito prende per mano la squadra e ribalta la partita: otto gol in campionato in altrettante apparizioni, nove reti considerando anche l’Europa League. Quindici anni dopo Firenze torna a godere: l’ultima volta toccò ad un certo Gabriel Omar Batistuta, oggi il compito spetta a Giuseppe Rossi. Non male come passaggio di consegne…
PJANIC – Chiude una settimana storica con una prestazione da campione: prima la qualificazione al Mondiale con la sua Bosnia, poi la doppietta che stende il Napoli. Garcia gli affida le chiavi del centrocampo e lui lo ripaga alla grande: nel recupero del primo tempo sblocca la gara con una punizione meravigliosa e nella ripresa, con freddezza, trasforma il calcio di rigore che chiude la gara. Roma sogna in grande e con questo Pjanic è lecito farlo.
CIGARINI – Da tre gare è tornato a giocare ai suoi livelli e – sarà un caso? – anche l’Atalanta ha ricominciato a meravigliare il pubblico: contro la Lazio veste i panni di leader indiscusso della squadra. Recupera palloni, serve assist d’oro ai compagni – vedi quello per Denis – e sblocca la gara con un super gol: a tratti è sembrato travolgente, di un’altra categoria. Caro Prandelli, un ‘Ciga’ così va tenuto d’occhio in ottica Mondiale.
GILARDINO – Anche lui, come il centrocampista nerazzurro, è in formato Mondiale: la sblocca con una magia delle sue, un colpo di testa perfetto dopo essere salito in cielo per colpirla. Poi, nella ripresa, completa la festa per il ritorno di Gasperini con un gol fortunoso: ma, come dicevano gli antichi latini, ‘fortuna audaces iuvat’.
FLOP
BUFFON – E’ l’uomo copertina della Juve che affonda a Firenze: quattro gol in quattordici minuti non li aveva mai subiti. Ma, soprattutto, spiana la strada alla ‘remuntada’ con un errore grave: purtroppo per i bianconeri, l’età avanza – a gennaio saranno 36 – e ‘SuperGigi’ non è più la saracinesca di un tempo. E con il Brasile alle porte, sarà meglio che anche il commissario tecnico azzurro inizi a guardarsi intorno…
PAOLO CANNAVARO – Disastroso, e forse è ancora un complimento. Entra a gara in corso e quella gara riesce a indirizzarla a favore dei giallorossi: sul finire del primo tempo si fa saltare come un pivello al limite dell’area, regalando a Pjanic la punizione da cui nasce il vantaggio. Poi, nella ripresa, completa la nottata da incubo stendendo Borriello in area: rigore e rosso per lui. E pensare che proprio nelle scorse settimane il capitano azzurro reclamava più spazio… Continuando su questi livelli, ne troverà sempre meno.
BOLOGNA – La sconfitta nel derby d’Emilia costa l’ultimo posto in graduatoria: difesa colabrodo e attacco in grave difficoltà, visto che dopo le partenze di due pezzi da 90 come Gilardino e Gabbiadini sono arrivati Bianchi e Cristaldo, entrambi non pervenuti sin qui. Anche ieri il presidente rossoblù ha confermato la fiducia a Pioli: un gesto scontato, perché la squadra, anche cambiando modulo, ha giocato una grande partita, meritando sicuramente più del Sassuolo. Le cause del declino vanno cercate nello sciagurato mercato estivo: e lì Pioli proprio non può farci nulla.
LEGROTTAGLIE – Quaranta minuti di ordinaria follia. Prima si fa bruciare nello stretto da Ibarbo in occasione del pareggio del Cagliari, poi ha la bella idea di stendere l’attaccante colombiano lanciato a rete: rosso e gara compromessa. Frison tiene in vita le speranze etnee quasi fino alla fine, ma il gol di Pinilla spezza i sogni dei rossoazzurri. E domenica contro il Sassuolo i punti inizieranno a pesare.