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2012

“Da grande voglio giocare a pallone”

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del piero ifa

«Nulla di quello che ti accade è fuori logica. Nulla è estraneo dal tuo percorso di crescita, un viaggio nel quale non si può fare a meno del dolore fisico e psicologico. Chi non soffre, non migliora. E io sono sicuro che il Del Piero nato dall’infortunio di Udine sia diventato migliore, anche se il primo Del Piero aveva vinto tutto e si sentiva non solo imbattibile, ma invulnerabile».

(Giochiamo ancora – Alessandro Del Piero)

Se potessimo racchiudere il mondo del calcio in un grande libro, dovremmo dedicare le pagine più romantiche ad Alessandro Del Piero. Si sprecano le definizioni quando si parla di lui: campione, fuoriclasse, bandiera, ma tutte gli stanno strette. “Pinturicchio”, come amava chiamarlo l’Avvocato, è tutto questo, ma anche molto di più: non è una questione di numeri, di record e di trofei, è una questione di passione.

Alzi la mano chi non ha pensato che ci potesse essere un lieto fine tra la storia d’amore di Alessandro Del Piero e la Juventus. Non posso vedervi, ma posso immaginare che nessuno sia in grado di farlo. Restare in bianconero, sia che fosse ancora da calciatore o da dirigente, era il sogno di qualsiasi tifoso juventino e appassionato di calcio. Quello che dimentico anche io, quando mi intristisco vedendolo con la maglia del Sydney FC piuttosto che allo Juventus Stadium, è che Del Piero è la Juventus e questo è un dato di fatto incancellabile: lo è tanto quanto Giampiero Boniperti, Gaetano Scirea e Michel Platini.

Nulla di quello che ti accade è fuori logica”, ha scritto Alessandro Del Piero nel suo ultimo libro. Se lo sarà detto Roberto Baggio mentre un giovane ragazzino arrivato dal Padova gli stava rosicchiando il posto, come Stefan Klos il 13 settembre del 1995 nella partita Borussia Dortmund – Juventus, dopo esser beffato da un Del Piero 21enne con un tiro che anni dopo avremmo chiamato con il suo cognome. La logica dietro la sua nuova avventura australiana è una e semplice: l’amore per il calcio. Non il calcio di quei talenti che scelgono dove giocare in base alle palate di soldi che potrebbero guadagnare, né quello di chi saprà farsi ricordare più per il gossip che per il proprio talento, ma quell’amore per il calcio che trasforma il tuo sogno in realtà senza farti perdere ciò che sei, ma anzi arricchendoti di sfumature e sfaccettature che ti rendono una persona unica. 

Ai vostri fratellini e alle vostre sorelline o ai vostri figli prima di andare a dormire raccontate la favola di Alessandro Del Piero: non c’è niente di più educativo e di istruttivo nel raccontare come un bambino, che oggi compie 38 anni, ha realizzato il suo sogno più grande.