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Da Casadei a Miretti: sarà il loro anno?

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Casadei e Miretti sono solo due dei tanti giovani in rampa di lancio: ecco i nomi da tenere sotto osservazione in questa stagione

Il passaggio di Cesare Casadei dall’Inter al Chelsea ha fatto rumore. Per l’entità della cifra. Perché si è detto della diversa politica di Inter e Milan riguardante i giovani. E perché, anche solo a un’occhiata superficiale, la sensazione che il calcio italiano non abbia coraggio e cerchio giocatori definiti invece di scommettere sulle promesse sta diventando sempre più forte. In più, aggiungete un elemento di attualità: l’inizio del torneo Primavera. La Gazzetta dello Sport ha fornito un elenco di giocatori ai quali prestare attenzione: Faticanti della Roma, Bozzolan del Milan, Esposito dell’Inter, Turco della Juventus, Ciammaglichella del Torino e Raimondo del Bologna (acquistabile anche al Fantacalcio: vale 1 milione).

A proposito di elenchi, vale la pena aggiornare quello proposto da The Guardian due anni fa, in un pezzo che andava a definire 60 talenti del calcio europeo. Due anni per un giovane possono essere un tempo indefinito: c’è chi si blocca, chi va a farsi le ossa, chi esplode e arriva in prima squadra e chi, appunto come Casadei, fa le valigie e approda proprio in Inghilterra sulla base di un’ipotesi. Di lui si scriveva: «Centrocampista combattivo e senza paura, la sua fisicità lo ha contraddistinto anche quando ha giocato al di sopra della sua stessa fascia d’età». Classe 2003, il suo momento è arrivato e suona bene che un diciannovenne parta verso Londra dicendo apertamente: «Se mi aspettavo il Chelsea? Io sono pronto, sempre».

Chi erano gli altri giovani appartenenti a club italiani nei 60 prospetti per il futuro. Chi ha fatto più strada è Fabio Miretti, che il giornale inglese accostava a nomi importanti: «il suo gioco dinamico e il suo status di talento nostrano hanno indotto paragoni con Claudio Marchisio, anche se cita Kevin De Bruyne come sua ispirazione». Lo scorso campionato ha mostrato una tranquillità che non era scontata dato il momento della Juventus. Quest’anno, al debutto con il Sassuolo, Allegri gli ha concesso uno scampolo di partita e la sensazione è che nel problematico centrocampo bianconero potrebbe ritagliarsi un prestito, lasciando ad altri (Rovella) la strada del prestito.

Ancora da “aspettare” gli altri nomi dei magnifici 60.

Un altro juventino è Samuel Iling-Junior, un Casadei al contrario visto che arrivato da una lunga esperienza nel vivaio del Chelsea. In Primavera ha segnato 14 gol, adesso è pronto per un salto in più nella Juventus Under 23 e Allegri lo ha già inserito nella lista dei convocati in prima squadra.

C’era anche un milanista: Emil Roback, svedese di origine gambiana, anch’egli gioca nella Primavera e ha avuto nientemeno che l’investitura di un connazionale importante, Zlatan Ibrahimovic: «In Svezia non ci sono Ibrahimovic. E vorrei che ce ne fossero. Uno che non sembra svedese esiste: Emil Roback. Fisico, velocità, tecnica, movimenti. Infatti il Milan lo ha preso, è davvero forte. È il futuro della Svezia».  

Nella Fiorentina c’è il bulgaro Dimo Krastev, 19 anni, milita nella Primavera. Il suo agente, Plamen Peychev, ne ha fornito questo ritratto: «Tecnicamente a centrocampo Krastev viaggia con la testa molto velocemente. Riesce a fare girare il pallone con una semplicità incredibile. Ha le qualità tecniche e fisiche per stare lì, gli serve solo un po’ d’esperienza tra i grandi. Di base, però, le caratteristiche giuste ci sono, sarà solo una questione di tempo per arrivare in prima squadra. Le qualità le ha, la testa ce l’ha».  

Non appartenente a club italiani ma già brillantissimo in azzurro c’è Willy Gnonto, attaccante dello Zurigo. Si è parlato di lui molto per un possibile approdo in Serie A all’inizio dell’estate. Voci che poi si sono affievolite fino a far scrivere a qualcuno che fine mai avesse fatto il ragazzo, rimasto in orbita di campionati minori nonostante il prezzo d’acquisizione sia progressivamente calato.

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