2015
Cuore Parma: Atalanta bloccata al Tardini
Finisce zero a zero: poche emozioni, ma meglio i ducali
Cuore e determinazione: il Parma ferma l’Atalanta sullo 0-0 al Tardini, rispondendo alla grande al caos socetario scatenatosi nelle ultime settimane. Ducali più pericolosi, sia nel primo che nel secondo tempo, per la squadra di Reja un punto importante per la classifica, considerata la sconfitta di ieri del Cagliari.
PRIMO TEMPO – Clima surreale al Tardini, con il Parma nuovamente in campo a distanza di tre settimane: il 15 febbraio, all’Olimpico, Lucarelli e compagni riuscirono a fermare la Roma sullo 0-0. Il copione della gara è chiaro da subito: l’Atalanta gestisce il controllo della palla, i gialloblu si difendono e provano a colpire in ripartenza. Fresca di avvicendamento in panchina – dopo quattro anni e mezzi consecutivi, Colantuono è stato esonerato -, la Dea targata Reja palesa ancora però grandi limiti: circolazione lenta e incapacità di verticalizzare il gioco. I nerazzurri, schierati con un 4-3-3 inedito, provano a pungere con Emanuelson: tra il quarto e il sesto, l’olandese ci prova in due occasioni, senza riuscire mai ad impensierire Mirante. Con il passare dei minuti, cresce l’intensità del pressing dei padroni di casa: Rodriguez cerca una magia con un colpo di tacco al volo, calciando, però, tra le braccia di Sportiello. Bravo, al ventottesimo, a bloccare un destro dal limite di Belfodil, bravo a liberarsi della marcatura di due avversari. L’occasione più ghiotta capita proprio ai padroni di casa: Mariga, dai venti metri, calcia a botta sicura, con la sfera sul fondo di pochi centimetri. La risposta degli orobici passa dalla testa di Pinilla: la zuccata del cileno termina tra le braccia di Mirante. Una partita brutta e bloccata si chiude a reti bianche al termine del primo tempo.
RIPRESA – La ripresa si apre con due novità: nell’Atalanta D’Alessandro rileva lo spento Boakye, il Parma, invece, prova a giocarsela con una punta in più (Coda), al posto di un centrocampista (Mariga). La brutta notizia però è che i ritmi della partita non sono cambiati: la gara resta molto bloccata. I bergamaschi provano a farsi vedere con Pinilla, che manca l’appuntamento su un cross molto insidioso di D’Alessandro. In ripartenza, Parma nuovamente vicino al gol: bomba di Rodriguez dalla distanza, Sportiello alza in corner. E l’Atalanta? Reja, sempre vincente all’esordio dal 1997 ad oggi, viene cacciato dal direttore di gara. La rabbia del tecnico goriziano, però, non è rivolta a qualche decisione del direttore di gara – anzi, sono i ducali a poter recriminare: Benalouane con la mano (involontario, sì, ma il tocco c’è) e Belfodil cintura da Masiello sarebbero potuti costare caro – ma alle difficoltà della sua squadra. Nel finale, si svegliano i nerazzurri, trascinati dal pimpante D’Alessandro: il tiro-cross dell’esterno viene respinto da Mirante, poi Emanuelson scivola prima di poter ribadire in rete la sfera.
COMMENTO – Ai punti, sicuramente il Parma avrebbe meritato di più: dopo un avvio un po’ difficoltoso, i ducali sono cresciuti con il passare dei minuti, mostrando anche un’intensità e un gioco quasi sorprendenti, considerando le tre settimane di stop. Delude, invece, l’Atalanta targata Reja: poche idee e circolazione troppo lenta della palla. Un po’ meglio nella ripresa con l’ingresso di D’Alessandro, ma, al di là del singolo, il concetto non cambia: c’è tanto da lavorare. Punto importante per la classifica, ma meno per il morale.
TABELLINO PARMA – ATALANTA 0-0
Marcatori:
Ammoniti: Lucarelli (Par) al 2’ pt per gioco falloso, D’Alessandro (Ata) all’11 st per gioco falloso, Rodriguez (Par) al 32’ st, Pinilla al 47′ st per gioco scorretto
Espulsi: Reja (Ata) al 19’ st, Rodriguez (Par) al 42’ st per doppia ammonizione
Parma: Mirante; Mendes, Lucarelli, Santacroce, Gobbi; Mauri, Mariga (dal 1’ st Coda), Nocerino (dal 25’ st Galloppa); Rodriguez, Belfodil, Varela (dal 33’ st Lila). Allenatore: Donadoni.
A disposizione: Bajza, Iacobucci, Cassani, Ghezzal, Prestia, Costa, Palladino, Lodi, Feddal.
Atalanta: Sportiello; Masiello, Bellini, Benalouane (dal 5’ st Cherubin), Dramè; Migliaccio, Cigarini, Carmona; Emanuelson (dal 40’ st Denis) , Pinilla, Boakye (dal 1’ st D’Alessandro). Allenatore: Reja.
A disposizione: Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Scaloni, Bianchi, Gomez, Baselli, Denis, Rosseti, Grassi.
Arbitro: Di Bello di Brindisi; Assistenti: Nicoletti di Macerata e Borzomì di Torino; IV uomo: Crispo di Genova. Addizionali: Russo di Avellino e Aureliano di Bologna.