Chelsea
Loftus Cheek, Cudicini e l’aneddoto Conte: «Il fumo gli usciva dalla testa»
Carlo Cudicini, responsabile dei calciatori in prestito del Chelsea, ha parlato a Tuttosport di Ruben Loftus Cheek
Carlo Cudicini, responsabile dei calciatori in prestito del Chelsea, ha parlato a Tuttosport di Ruben Loftus Cheek centrocampista del Milan. Le sue dichiarazioni:
LOFTUS CHEEK – «Sicuramente è uno degli uomini in più della squadra. Non è mai facile per i calciatori inglesi che vanno all’estero riuscirsi ad imporre. La storia lo insegna, non ce ne sono tanti. Io ho avuto sempre molta fiducia che il suo abbinamento fisicità-tecnica lo avrebbe portato lontano. Il suo punto debole era di non segnare tante reti, di non mettere la sua impronta nelle gare con gol e assist, nonostante giocasse in zone del campo dove questo fosse richiesto. Quest’anno ha già segnato cinque gol e fornito assist, i numeri stanno arrivando, così può fare la differenza».
RUOLO – «Difficile da dire. Lui potenzialmente ha la capacità e i tempi d’inserimento di una mezzala, soprattutto se giochi con un centrocampo a tre. Ma ha la visione del 10, quindi può giocare dietro alla punta. La questione è quella di abbinare numeri importanti, cioè gol e assist, a dove ti schierano. Questo è quello che era mancato a Ruben. Ora ha trovato un nuovo stimolo, una nuova sfida. Qui, a casa sua, è sempre stato protetto, al Milan è dovuto uscire dal guscio. Ha dovuto dimostrare doti che qui erano più ovattate».
ANEDDOTO CONTE – «Le racconto un episodio divertente. Arriva Conte e vuole incontrare tutti i calciatori nella pre-season. Nel meeting con Ruben, Antonio gli spiega sommariamente come vuole giocare e il ruolo dove lo vede. Per noi italiani la tattica è molto importante. Dopo 20 minuti c’era il fumo che gli usciva dalla testa (ride, ndr). Qui la tattica conta, ma è un discorso diverso. Era ‘Stanco’ nel cercare di capire cosa Conte gli chiedesse (ride, ndr). Aveva 20 anni, era un giovane di prospettiva, Antonio aveva piacere a coinvolgerlo».