2014
Cruciale solo se vince la Juve
Verso Juventus-Roma, dessert di una settimana di grande calcio
SERIE A JUVENTUS ROMA – La spettacolare settimana calcistica si chiude con il dessert tanto atteso: Juventus-Roma a coronamento di una tappa europea che ha lasciato in eredità alcune chiare indicazioni. Su tutte una Juve che ancora deve trovare gli argomenti validi per imporsi sul minato terreno internazionale ed una Roma che tutto ha intenzione di fare tranne che di recitare il ruolo della disperata del girone.
SE VINCE LA JUVE – E’ l’unico risultato che darebbe un reale indirizzo al campionato. Le ragioni? Perché sarebbe l’esito che cristallizzerebbe gli equilibri oramai consolidati da ben tre anni. Ossia: Juventus in testa e padrona del palcoscenico nazionale, tutti gli altri ad inseguire e sperare in una battuta d’arresto dei bianconeri. Di fronte alla sconfitta si scalfirebbero – almeno parzialmente – le convinzioni di una Roma sì tanto ambiziosa ma che comunque ha cambiato tanto in estate ed ha bisogno di elementi validi per trovare certezze a determinati livelli. Quelle garanzie di cui si necessita per stravolgere il proprio status da rivale scudetto a favorita della contesa. Del resto proprio nella scorsa stagione, in quel lontano ma vicino 5 gennaio, si comprese alla perfezione come il titolo sarebbe poi rimasto in quel di Torino.
SE VINCE LA ROMA O SE SI PAREGGIA – Cambia molto di meno. Certo, in caso di vittoria i capitolini lancerebbero un segnale evidente all’intero campionato: quello che potrebbe aprire il sentiero ad un sovvertimento delle gerarchie di cui si discuteva. Il punto però è quella della consapevolezza: anche dopo una clamorosa vittoria giallorossa la Roma resterebbe costantemente sott’esame e chiamata a dimostrare partita dopo partita aderenza alle velleità da scudetto, questa Juventus invece dovrebbe essenzialmente ripetere quanto ha già ampiamente comprovato. Tanto si gioca sull’approccio: scendere in campo in un determinato modo conta più del resto, poi toccherà essere reattivi di fronte agli accadimenti prevedibili o meno. Ma se inizialmente si trema la squadra di Allegri è bestia feroce che non fa fatica ad approfittarsene.
ALL’INSEGNA DELLA CORDIALITA’ – L’era Conte ha lasciato in eredità un insegnamento: la Juventus non sbaglia mai due partite consecutive. Massimiliano Allegri lo sa, così come è cosciente delle eventuali critiche che pioveranno sulla sua testa in caso di esito negativo. Spazio al parallelo con l’amato Antonio, sin da subito. L’ex tecnico rossonero vuole evitare tutto ciò ma non si lascia assolutamente ingannare dalla tensione: la sua gestione delle complessità – a livello di tenuta caratteriale – è un quid che ne ha caratterizzato il percorso da allenatore ed ulteriore dimostrazione è arrivata oggi. Una conferenza stampa di presentazione lucida e cordiale, stessa salsa dalle parti di Trigoria con le parole di un solido Rudi Garcia: c’è stima e rispetto tra i due club, tra le due proprietà, tra le due dirigenze e tra i due allenatori. Che poi domani se le daranno di santa ragione è pacifico, ma ben venga tutto questo: ulteriore segnale di rinascita del calcio italiano?