2018
Crotone, Zenga ritratta sulla Var: «Da migliorare ma ormai non si torna più indietro»
Il tecnico del Crotone, Walter Zenga, è tornato sul tema della Var, dopo le sue dichiarazione al termine del match contro il Milan
Nell’immediato post gara di Milan–Crotone, il tecnico Walter Zenga era apparso molto critico nei confronti della Var, in particolare, in occasione del gol partita di Bonucci. Per chiarire meglio la questione, però, e trattare il tema più ad ampio raggio, l’Uomo Ragno è tornato sull’argomento, rilasciando un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport: «Innanzitutto, ritengo necessario precisare come per me la Var sia un’ottima cosa, dalla quale non si può più tornare indietro. Per essere precisi e per fare un bilancio complessivo, per l’80% va bene, il resto è da migliorare, lavorando insieme con serenità e armonia. In questo senso vanno giustificate le mie dichiarazioni nel post partita. Il tecnico è l’unico a non sapere ciò che sta accadendo e questo, secondo me, è un paradosso».
Negli ultimi mesi l’avvento della Var è stato accolto con positività ma, soprattutto, con tante polemiche: «Purtroppo, tutto questo è parte di una cultura, la nostra, che vive di polemiche. Anche io rientro in questo, ma è qualcosa che dobbiamo cambiare e cancellare. In occasione del fallo su Ceccherini contro il Napoli negli ultimi minuti, ho subito pensato che a parti invertite avrebbero dato il rigore, ma poi mi sono pentito anche solo di averlo pensato, perché bisogna avere fiducia negli arbitri. Le polemiche sono inutili e dannose».
Una delle principali proposte è quella di una piena e completa trasparenza di giudizio e valutazione delle decisioni arbitrali: «Certamente, anche in panchina siamo autorizzati a sapere. Io darei agli arbitri la possibilità di spiegare il loro punto di vista, raccontare le loro emozioni. Non tutti e sei, basta uno. Poi renderei obbligatorio il confronto con capitani e allenatori, una volta presa la scelta».
Ci sono tante situazioni al limite, per le quali anche lo stesso Zenga non ha risposte certe: «La possibilità di rivedere ogni tocco di mano in area ci potrebbe stare, ma comporterebbe troppe interruzioni e qui ha ragione Buffon: diventerebbe pallanuoto. In campo ci sono prospettive diverse e non è assolutamente sempre facile valutare. Sicuramente è necessaria maggiore rigidità ma è comprensibile che in questa fase regni ancora un po’ di confusione. Forse bisogna fidarsi degli arbitri e accettare le loro scelte, dall’alto della loro esperienza. E se capitasse un errore, accettarlo senza polemiche».
Altre proposte possibili: «Mah, quella da voi proposta del tempo effettivo (due frazioni da 30′) non sarebbe male ma all’inizio resterei con una formula più soft: tempo effettivo negli ultimi 10′ e poi recupero. Quella è la parte peggiore della partita. In generale, però, ci tengo a ribadire come la Var sia assolutamente promossa. Dobbiamo abituarci e trovare il giusto equilibrio. La Serie A sta facendo da cavia, ma lo fa per il bene del calcio».