2015

Croce: «Sarri? Idee chiare e valide»

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Il centrocampista sul suo exploit e quello dell’Empoli

Ha conosciuto tardi la Serie A, ma la sta vivendo da protagonista Daniele Croce, una delle rivelazioni dell’Empoli: «Non sono un grande incompreso, se sono arrivato in A a 32 anni, non può essere stata solo sfortuna o colpa degli altri. Magari da giovane lo pensavo, però ci ho messo del mio con scelte sbagliate e poca determinazione. Soprattutto in C, non la sentivo mia: contano più i calci che il calcio. Ho fatto meno fatica in B», ha dichiarato a Tuttosport il centrocampista dell’Empoli, che ha avuto la fortuna di incrociare nel suo cammino Maurizio Sarri, mentre lo stesso non si può dire per Antonio Conte, che ha conosciuto ad Arezzo: «Aveva già idee interessanti, è stato sfortunato: la penalizzazione e tanti infortunati. L’hanno cacciato e richiamato, ma non servì. Con lui mi sono trovato bene, mi voleva a Bari». 

ALL’INSEGUIMENTO DI SARRI – Dopo l’esperienza insieme nel Pescara, Croce ha raggiunto Sarri all’Alessandria e poi al Sorrento. Non ha avuto esitazioni nemmeno quando lo ha chiamato nel 2013 per indossare la maglia dell’Empoli: «Quando Sarri mi ha chiamato, non ho avuto esitazioni. E’ un rapporto di stima reciproca, anche se non mi hai mai fatto un complimento diretto: lo so da altri. Non ci siamo neppure mai sentiti per telefono, tranne quando mi ha chiamato per andare da lui. E’ bravo a tenere distinti i piani, non sarebbe bello avere rapporti al di là del campo. Ha idee molto chiare e valide. Testardo, è la sua forza. Sa quello che vuole, cerca di ottenerlo in tutti i modi. Sembra un burbero, ma dentro è un buono. Sarri crede molto nei calci piazzati e si vede. Li studia con i collaboratori, noi lavoriamo sui video e sul campo. Siamo una squadra molto bassa, tranne Rugani: un possibile punto debole diventa di forza». 

IL SALTO – Croce, che per Sarri ha cambiato ruolo passando da quello di esterno a quello di interno di centrocampo, si è sempre chiesto se valesse la massima serie: «Il timore reverenziale, è sparito dopo 5’ del primo incontro. Ora so che ci posso stare. Ho concretizzato un sogno a 32 anni, quando meno me l’aspettavo. Nessun rammarico? Tutt’altro: c’è ed è anche grande. La grande gioia è essere comunque arrivato, anche così tardi e me la sto godendo fino in fondo, da protagonista. Me la sono guadagnata sul campo. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici». Ed, infatti, si è legato all’Empoli fino al 2016: «Volevo restare, ho un rapporto bellissimo con la città. Mi hanno fatto sentire uno importante quando non ci pensavo più. E’ stato uno dei rinnovi più veloci della storia, tutto fatto in due minuti». 

BIANCONERI – Tra gli obiettivi di Croce c’è la maglia di Paul Pogba, che avrà modo di chiedere quando affronterà la Juventus, squadra di cui tra l’altro è tifoso: «Ho sempre tifato Juve. Sono stato allo Stadium ma da giocatore sarà una bella emozione. Regalerei volentieri loro un dispiacere il 4 aprile: quei punti non gli serviranno, sono ancora superiori a tutti. La maglia non sarà la prima cosa cui pensare…». 

GLI AVVERSARI – Infine, sulla prossima sfida di campionato contro il Palermo: «Campo difficile e squadra con un grandissimo attacco. Ma abbiamo capito sulla nostra pelle che tutto dipende da noi, quando siamo concentrati ce la giochiamo con chiunque». 

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