2018
Premio scippato e rosso ingiusto: Ronaldo si sente accerchiato dalla UEFA?
Juventus: Cristiano Ronaldo e la sindrome da accerchiamento nei confronti della UEFA. Dopo il premio finito a Modric, l’espulsione col Valencia: ora il portoghese sospetta
Non sono state ore per nulla facili le ultime per Cristiano Ronaldo dopo l’espulsione – quasi unanimemente ingiusta – subita mercoledì sera contro il Valencia in Champions League. L’asso portoghese, scoppiato in lacrime a seguito del primo rosso inflittogli nella sua lunga carriera a livello di coppe internazionali per club (ma l’undicesimo in assoluto), al momento coverebbe sentimenti abbastanza contrastanti. Da una parte la voglia di rivalsa per l’ingiustizia subita (la Juventus è già pronta al ricorso in attesa della sentenza sulla squalifica del 27 settembre), dall’altra la sensazione di sentirsi come accerchiato dalla UEFA. Un sentore non nuovo quello nei confronti del massimo organismo europeo, che CR7 aveva già per la prima volta annusato qualche settimana fa – al momento dei sorteggi di Champions – quando il premio come miglior giocatore UEFA della scorsa stagione era stato assegnato in suo luogo a Luka Modric.
Ronaldo avvertirebbe insomma la sensazione che qualcosa si stia muovendo contro di lui in Europa con l’intento di togliergli smalto (e possibilità di mettersi in mostra) al fine di scippargli finalmente il Pallone d’Oro ed interrompere l’egemonia decennale spartita equamente con Lionel Messi. La sindrome di accerchiamento di Ronaldo – riportano stamane i gossip – trarrebbe forza da una certa circospezione tipica del suo carattere e derivante probabilmente da un’infanzia difficile, ma a cui la Juve avrebbe già trovato una cura: sin dal suo arrivo a Torino, il club bianconero ha scelto di proteggere e coccolare il suo campione in ogni modo e, in questo senso, l’incitamento dei compagni già dopo l’espulsione di Valencia è stata indicativa.
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