2018

Cristiano Ronaldo centellinato in campo: il piano della Juve per non spremerlo

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La gestione di Cristiano Ronaldo alla Juventus: Allegri col suo staff studia un piano per risparmiarlo in campionato e conservarlo invece al top della forma nelle partite decisive

Quando è arrivato alla Juventus, nessuno ha fatto caso alla sua età: Cristiano Ronaldo, prossimo ai 34 anni, è biologicamente in realtà per condizione fisica e potenza muscolare ancora un ragazzino. Merito anche di Zinedine Zidane che, con la gestione oculata dall’asso portoghese nell’ultimo triennio costellato di vittorie, ha allungato di fatto la carriera di Ronado. Vorrebbe fare lo stesso anche Massimiliano Allegri, che ha dato ragione all’ex allenatore del Real Madrid affermando senza mezzi termini: «Cristiano Ronaldo è un patrimonio, va gestito». Sarebbe a dire che, a differenza di quanto visto nelle prime stagioni madridiste, difficilmente l’impegno di CR7 alla Juve sarà a tutto tondo, ovvero in tutte le partite, soprattutto di campionato.

In questo senso possono confortare i numeri: tra Liga, Coppa del Re e Champions League, dal 2015 in poi, Cristiano Ronaldo non ha mai giocato più di cinquanta partite a stagione. Sono stati tanti i match in cui Zidane ha fatto a meno del portoghese in campionato negli ultimi anni, pagandone anche un prezzo salato (il Real ha sacrificato la Liga a favore della Champions League), ma a ragione: in tutte le partite in cui CR7 ha giocato è quasi sempre risultato decisivo, basti guardare al numero di reti stagionali. Per questo Allegri col suo staff tecnico avrebbe allo studio un piano per impiegare Ronaldo soltanto in alcune gare di campionato e presumibilmente in tutte quelle di Champions in modo tale da conservarlo sempre al top della forma.


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