2015
CrisInter
Dopo tre mesi di Mancini è tempo di bilanci ma il tecnico di Jesi, al momento, è rimandato
L’Inter non sta attraversando un ottimo momento di forma, questo è lampante ed è sotto gli occhi. A novembre, i tifosi interisti avevano chiesto e ottenuto l’esonero di Walter Mazzarri. Esaurita la pazienza. Un feeling mai nato a causa del carattere spigoloso del tecnico di San Vincenzo e dei risultati poco esaltanti sotto la sua gestione nel secondo anno nerazzurro che sono costati il posto all’ex Napoli. L’Inter ha deciso di tirare un ‘tiro Mancini‘ a Mazzarri chiamando l’ex tecnico interista alla guida del club meneghino e investendo pesantemente sul mercato di gennaio sperando in una veloce risalita che fino a questo momento non c’è stata. Anzi, l’Inter, invece di innescare la quinta sembra aver messo la retromarcia…
UN PRIMO BILANCIO – E’ il 14 novembre quando Roberto Mancini torna sulla panchina dell’Inter dopo sei anni e mezzo. Il tecnico di Jesi è stato scelto per portare all’Inter quella mentalità vincente e quel gioco spumeggiante che WM non era riuscito ad imporre ad Appiano. Via il 3-5-2, si passa al 4-2-3-1. Sono trascorsi 3 mesi dall’insediamento di Mancini sulla panchina nerazzurra e l’ex numero 10, fino a questo momento, non è riuscito a risollevare le sorti di una squadra in apparente stato confusionale e sempre più in caduta libera. A Mazzarri, dopo la qualificazione in Europa League dello scorso anno, sono stati concessi poco meno di 3 mesi, Mancini ha trascorso più o meno lo stesso periodo sulla panchina nerazzurra e nonostante i tanti milioni fatti spendere alla società di Thohir non si sono ancora visti i frutti del lavoro del Mancio: perchè con Mazzarri tifosi, giocatori e dirigenti hanno perso la pazienza in così breve tempo? Perchè nessuno critica Mancini? Attenzione! Qui non si difende Mazzarri e non si vuole attaccare Mancini ma dopo 3 mesi di tempo, dopo 10 partite di campionato è tempo di bilanci e anche il più pessimista dei tifosi si aspettava un’inversione di tendenza che invece, dati alla mano non c’è stata perchè il Mancio ha fatto peggio di molti suoi predecessori eguagliando i record negativi della stagione 1946-47.
I NUMERI – «Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media» diceva Bukoswki ma i numeri dell’Inter di Mancini sono impietosi e la classifica non mente: l’Inter, dopo 21 giornate di campionato, ha raccolto solo 26 punti. Mai i nerazzurri avevano avuto un distacco così ampio dalla prima (la Juventus capolista ha 24 punti di vantaggio sull’Inter, quasi il doppio dei punti fatti da Mazzarri e Mancini) e nell’era dei 3 punti non aveva mai fatto così pochi punti in classifica. L’Inter si trova al 13° posto in classifica frutto di 6 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte e solo nel ’46-’47 i nerazzurri fecero peggio piazzandosi al 14esimo posto.
IL CONFRONTO CON IL PASSATO RECENTE: MAZZARRI SE LA RIDE – Mazzarri ha vinto 4 partite in campionato prima di essere esonerato, ne ha pareggiate 4 e ne ha perse 3, conquistando 15 punti e ottenendo una media punti di 1,45 a partita. Ad oggi, Mancini ha vinto in Serie A solo 2 partite, ne ha perse 4 e pareggiate altrettante ottenendo 10 punti in 10 partite con una media di 1 punto a partita. La squadra nerazzurra con Mancini ha realizzato 13 gol incassandone 13 (il conto è facile, 1 gol fatto e 1 subito a partita), mentre con Mazzarri alla guida l’Inter aveva segnato 17 gol subendone 16 (1,54 reti segnate a partita, con 1,27 subite). L’Inter mazzarriana, seppur discontinua, non ha mai perso tre partite consecutive, al contrario di quanto accaduto ai Mancini’s boys: con la sconfitta in coppa Italia contro il Napoli infatti i nerazzurri hanno inanellato la terza sconfitta consecutiva eguagliando il record negativo dell’Inter di Stramaccioni (era dal finale di stagione del 2013 che l’Inter non perdeva 3 gare consecutivamente: Palermo-Inter 1-0, Napoli-Inter 3-1, Inter-Lazio 1-3 (8 maggio 2013).
QUANDO ARRIVA LA SVOLTA? – Solitamente si cambia un allenatore per dare una svolta alla stagione ma in questo caso, il cambio Mazzarri-Mancini, nonostante i numerosi innesti di mercato su cui ha potuto contare Mancini nell’ultimo mese, non ha dato l’esito sperato. Podolski, Shaqiri e Brozovic sono tre calciatori importanti che potranno dare molto all’Inter ma i nerazzurri non hanno molto tempo a disposizione per dare una sterzata decisiva alla stagione. Al momento la società meneghina è estromessa dalle posizioni che contano in campionato ed eliminata dalla Coppa Italia e potrebbe tornare in lotta per un posto in Europa League (piazzamento che, come affermato da Ausilio nei giorni scorsi, potrebbe portare alla cessione di un big). Gli investimenti sono stati pesanti, lo stesso Mancini ha firmato un contratto fino al 2017 con uno stipendio di 2,7 milioni di euro per il primo anno, che incrementa a quattro per le restanti due stagioni, e dopo quasi 100 giorni dal suo ritorno, il Mancio non convince: tante soluzioni a disposizione, tanti moduli cambiati, tanta confusione e rabbia che rischia di diventare frustrazione (vedi la lite tra Icardi–Guarin con i tifosi). L’Inter è malata e ha bisogno di una cura. Il tempo stringe e chissà se la tifoseria interista un giorno non si pentirà di aver contestato Mazzarri: i numeri dicono che il tanto criticato Walter ha fatto meglio del tanto osannato Mancini. Il primo bilancio sull’Inter di Mancini è sicuramente negativo ma nei prossimi 4 mesi il tecnico di Jesi avrà molto tempo per cambiare rotta. A differenza del collega esonerato a novembre, il Mancio, può giocarsi il credito dei trofei vinti tanti anni fa. Ma attenzione a non tirare troppo la corda perchè, si sa, nel calcio la memoria è corta…