Crisi Bologna, l’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci sprona i calciatori e il mister a cambiare ritmo rispetto alle ultime disastrose prestazioni

Crisi Bologna, i tifosi contestano – 11 febbraio, ore 7.00

Scoppia la contestazione dei tifosi a Bologna dopo le due clamorose sconfitte dei rossoblu. Dopo i fischi allo stadio sono arrivate le scritte a Casteldebole, centro di allenamento del Bologna. Ieri mattina è apparsa una scritta sulla casettina in ferro a fianco del cancello principale: «Onorate la maglia, i giochi sono finiti». La frase è pure firmata, si tratta della Curva Andrea Costa. I fan quindi si aspettano un pronto riscatto fin dalla gara di domani con la Sampdoria visto che la sconfitta roboante col Napoli e quella in superiorità numerica con il Milan hanno lasciato parecchio amaro in bocca.

Crisi Bologna, le ultime

La sconfitta con il Milan ha fatto paradossalmente più male del clamoroso 1 a 7 patito con il Napoli. Con queste due sconfitte il Bologna di Donadoni entra in una mini crisi da scacciare al più presto. L’incapacità di creare trame di gioco convincenti è stata amplificata dal recupero di mercoledì quando contro un Milan ridotto in 9 uomini si è vista solamente una vera e propria palla goal a tinte rossoblù nell’arco del match. Il centrocampo fatica a macinare, così come la difesa sempre traballante ma il vero problema è in attacco. Mattia Destro sta attraversando un periodo nero, il goal messo a segno a Cagliari aveva illuso i tifosi felsinei che invece si sono dovuti presto riabituare a un calciatore spento e incolore. Con il rigore sbagliato contro il Napoli e la pessima prestazione unita alla reazione all’uscita dal campo offerta contro il Milan il rapporto tra il bomber, autore di soli 5 goal in 23 giornate, e la tifoseria  è ai minimi storici e un suo addio estivo diventa sempre più possibile. Intanto a dare la scossa ai rossoblù ci ha pensato l’amministratore delegato Claudio Fenucci, che come riporta il Resto del Carlino, ha varato una linea dura e semplice per uscire dal momento no: silenzio e lavorare. Niente ritiro dunque, ma tanto lavoro sul campo per preparare al meglio la sfida di domenica contro la Sampdoria, cruciale per superare la crisi o per entrarci pienamente e pericolosamente.